Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, è intervenuto ai microfoni di “Coffee Break”, trasmissione di La 7, mediante un’intervista registrata e mandata in onda nella mattinata di giovedì 30 dicembre 2021. L’esperto ha fatto il punto innanzitutto sulla nuova ondata di contagi, affermando che “rischiano di più gli anziani e coloro che hanno patologie pregresse, come il sovrappeso, l’obesità, l’ipertensione e malattie cardiovascolari. Rischiano anche i bambini, che potrebbero non poter andare a scuola e non fare una vita normale. Il vaccino pediatrico può proteggerli e permettere loro una vita normale“.
Ricciardi ha poi aggiunto che i bambini vanno vaccinati “innanzitutto per proteggere loro dal contagio. Ad esempio, in Gran Bretagna il virus è stato lasciato libero di circolare dal 19 luglio e ci sono state decine di migliaia di casi tra i più piccoli, con centinaia di ospedalizzazioni e decine di morti. Quando vieni infettato, non sai come può andare a finire: vale per gli adulti, ma anche per i bambini”. Peraltro, Omicron è una variante che ha dimostrato di diffondersi più frequentemente tra i giovani, perché “ancora non vaccinati e soprattutto più attivi. Si frequentano, si incontrano, rappresentano un serbatoio importantissimo per il virus. Gli effetti avversi della vaccinazione sui minori? Sono pochissimi: su 4 milioni di bambini non ci sono state gravi conseguenze. Senza questo vaccino, i morti sarebbero stati almeno 10 volte di più”.
RICCIARDI: “CURE A CASA? NO, BISOGNA RIVOLGERSI AL PROPRIO MEDICO”
A “Coffee Break”, Walter Ricciardi ha poi chiarito che gli anticorpi monoclonali non sono ancora lo step risolutivo e che, ad oggi, non c’è la pistola magica che uccida il virus: “Ci sono due farmaci antivirali in fase di approvazione. Siamo speranzosi, ma queste terapie non sono un’alternativa nella lotta, che può essere risolta solo dalla vaccinazione. Pillola anti-Covid? Aspettiamo, vediamo l’utilità e la praticità che ha. Dobbiamo verificare nel mondo reale quanto essa sia efficace”.
È seguito un monito a tutti gli italiani circa le cure a casa quando si è positivi al Coronavirus: “Il mio consiglio, nel momento in cui uno sia certo di essere stato contagiato, è quello di rivolgersi al proprio medico, che è il solo che può capire le condizioni del soggetto infetto. Le cure fai da te possono essere pericolose e controproducenti. Prendere il cortisone ai primi sintomi è sbagliatissimo, in certi casi abbassa le difese immunitarie”. Infine, una battuta sulla sanità italiana: “Io credo sia importantissimo il ruolo dell’assistenza primaria e della medicina generale. Le persone devono andare in ospedale nel modo e nel momento giusto e devono essere supportate psicologicamente durante una pandemia che si prolunga per scelte sbagliate dei governi. La sanità va imperniata su tre pilastri: medicina ospedaliera, medicina generale e medicina di sanità pubblica. Il nostro sistema sanitario nazionale va reso più armonico per tutti”.