Per la seconda volta consecutiva, sempre a causa della pandemia di Covid, Patti Smith è costretta ad annullare il consueto concerto di capodanno che tiene sempre a New York in occasione del suo compleanno che cade oggi, 30 gennaio. L’artista compie 75 anni, una età importante, che segna una carriera ormai cinquantennale, iniziata nei primissimi anni 70 quando, come poetessa, si esibiva nella metropoli americana. Per le sue esibizioni amava farsi accompagnare da uno sconosciuto chitarrista, Lenny Kaye, diventato da allora suo accompagnatore fino a oggi. Nonostante la pandemia quest’anno la cantante americana era riuscita a riprendere l’attività live, venendo anche a cantare in Italia, paese che ama in modo particolare, ma la nuova variante Omicron che sta mettendo in ginocchio mezzo mondo, Stati Uniti in particolare, l’ha obbligata a cancellare il concerto di fine anno che, come ha annunciato lei stessa, si terrà (si spera) a febbraio. Intanto Patti Smith ha ricevuto proprio in questi giorni uno dei massimi onori di una carriera già ricca di onorificenze, le chiavi di New York da parte del sindaco uscente Bill De Blasio.
LE CHIAVI DI NEW YORK
Il primo cittadino della Grande Mela ha elogiato la cantante per avere “un’autenticità fuori dal comune” e una “capacità unica di parlare di verità profonde”. “Alcuni hanno chiamato Patti Smith la madrina del punk”, ha continuato De Blasio nel suo discorso, “e penso che sia una frase giusta perché ha ispirato così tante persone, ha contribuito a formare un intero movimento artistico e in molti modi anche un movimento politico. Il suo lavoro come musicista, cantante, attivista ha influenzato tante persone e ha mostrato una via. Ci sono molti artisti là fuori che si rendono conto di cosa posso fare oggi perché hanno ascoltato Patti Smith“. Lei, da parte sua nel suo breve discorso, ha ricordato di essere arrivata nella città dopo essersi trasferita da “una zona rurale del South Jersey” nel 1967 con “solo pochi dollari in tasca, nessun posto dove stare e nessuna vera prospettiva”. La sua passione per i poeti maledetti come il francese Baudelaire e i cantanti rock come Bob Dylan le avrebbero presto fatto scoprire la sua “prospettiva” di vita, dopo un breve periodo come pittrice. Nel 1975 avrebbe esordito con il suo primo disco, Horses, dando via a una carriera entusiasmante che pur fra lutti e dolori (la morte del marito, del fratello e di alcuni dei suoi amici più cari) continua ancora oggi fra pubblicazioni di libri e tanti concerti.