Chi ha amato Moby Dick o le avventure che ci ha raccontato Joseph Conrad, troverà in The North Water la giusta trasposizione nel mondo delle serie tv di quanto può accadere nell’animo umano quando ci si trova al cospetto del mondo selvaggio. Girato quasi interamente oltre l’81imo parallelo – tra i ghiacci e gli orsi bianchi – la miniserie è stata prodotta dalla BBC grazie a un’idea del regista Andrew Haigh, che a sua volta ha tratto ispirazione dall’omonimo libro di Ian McGuire. È distribuita in Italia dalla piattaforma TIM Vision, e il quinto e ultimo episodio è in programma per martedì 4 gennaio.
Siamo nella seconda metà dell’Ottocento e le vecchie baleniere a vela, per quanto vascelli in grado di affrontare qualsiasi mare, stanno per essere sostituite dalle nuove navi a vapore. Baxter, un ricco proprietario di vascelli senza scrupoli, convince il capitano del The Volunteer, in cambio di una promessa di denaro, a condurre la nave più a nord possibile e affondarla sui ghiacci per ottenere i soldi dell’assicurazione. Il capitano Brownlee cede alle lusinghe del suo armatore, ma tiene all’oscuro l’equipaggio, che è convinto di salpare da Hull per andare a caccia di balene. Non può fare però tutto da solo ed è costretto a fidarsi di due sottoposti, Cavendish e di Drax, quest’ultimo un ombroso e abile cacciatore di balene, ma anche un pericolo omicida psicopatico.
I piani del capitano si complicano quando arriva a bordo il nuovo medico, il dottor Patrick Sumner. Ex chirurgo militare in servizio in India, Sumner è stato costretto alle dimissioni senza onore e quindi ha perso i titoli per poter esercitare sulla terra ferma. In cerca di riscatto si trova a dover indagare su di un omicidio commesso a bordo da Drax e a smascherarlo. Ma questo è solo l’inizio di un conflitto tra il bene (il dottore) e il male (Drax) che segnerà la storia fino alla fine.
La miniserie conta innanzitutto un cast di eccezione. Colin Farrell (Minority Report, The New World, True Detective) interpreta Henry Drax, l’arpionista di balene, selvaggio e violento, l’uomo senza scrupoli al servizio di Baxter. Nei panni di Patrick Sumner, il medico di bordo, è invece Jack O’Connell (Unbroken, Starred Up, Skins). L’attore caratterista britannico Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo, Peaky Blinders) è l’interprete del capitano Brownlee.
La narrazione spesso rallenta per lasciare il posto al racconto delle immagini, dei paesaggi mozzafiato tra i ghiacci, della caccia alle balene, della violenza che gli uomini esercitano sugli animali e che gioco forza trasferiscono poi anche alle loro relazioni. La vita su un angusto vascello contribuisce all’atmosfera cupa e angosciante del racconto, e i dialoghi sono parte di un dramma psicologico esasperato dalle condizioni di vita al limite delle possibilità umane. Non è una serie per tutti, e soprattutto è molto lontana dai gusti dominanti nel clima di festa di questi giorni. Ma rimane un prodotto di alta qualità, assolutamente da vedere per chi ama il nord, il ghiaccio, la natura ostile che resiste – non sappiamo ancora per quanto – a ogni cambiamento.