Chi è Fernanda Pivano?
Non semplice etichettare la figura eclettica di Fernanda Pivano, traduttrice ufficiale di Ernest Hemingway e simbolo promotore della cultura americana in Italia. Nel periodo del fascismo, tradusse in segreto L’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters che Pavese stesso fece pubblicare da Einaudi. Nel 1943 è invece il momento di Addio alle armi di Ernest Hemingway, lettura ancora proibita in Italia a causa della dittatura fascista. Per questa traduzione, Fernanda Pivano fu arrestata dalle SS naziste. Una vicenda che catturò l’attenzione dello stesso Hemingway, che durante un soggiorno a Cortina, decise di conoscerla e incontrarla.
E fu proprio quel momento a segnare l’inizio di una grande amicizia, che fece di Fernanda la traduttrice ufficiale dello scrittore e che diede inoltre il via ad un lungo innamoramento con la cultura d’oltreoceano. Da lì al suo primo grande viaggio negli Stati Uniti passano pochi anni. In America entra in contatto con Beat Generation, diventando con il tempo collaboratrice e sostenitrice di tutti i suoi componenti: Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti.
Fernanda Pivano e l’amore per la letteratura e la musica
Dalla lettura alla musica, l’amore di Fernanda Pivano per la cultura era senza confini. E per quanto riguarda gli artisti italiani dell’epoca, definì Fabrizio de André il più grande poeta italiano degli ultimi cinquant’anni. Amata dalle nuove generazioni fino agli ultimi anni della sua vita, la scrittrice coltivò un rapporto d’amore, rispetto e dialogo coi più giovani diventando un personaggio simbolo, accostato ai più rivoluzionari cantautori del panorama musicale del nostro paese: da Vinicio Capossela a Jovanotti, passando per Morgan e Vasco Rossi. Fernanda Pivano ha raccontato un secolo di cultura, offrendo una prospettiva affascinante, in grado di promuovere e alimentare ogni forma d’arte per amore dell’arte.