SALTA CONFERENZA STAMPA: I PENSIERI DI DRAGHI E SPERANZA
L’attesa lanciata ieri dopo la fine del Cdm è rimasta tale: dopo più di due ore di discussioni all’interno della maggioranza, seppur fosse stata annunciata da più fonti l’imminente conferenza stampa del Premier Mario Draghi sulle misure, importanti, introdotte dal nuovo Decreto Covid, non v’è stato poi alcun collegamento in diretta video da Palazzo Chigi.
Le cronache e i retroscena stamane offrono uno spunto per capire perché non vi sia stata ancora – non è escluso che possa essere convocata in giornata – conferenza stampa o comunicazione ufficiale di Palazzo Chigi: le tensioni all’interno del Cdm sono state praticamente accese su ogni punto all’ordine del giorno, con una difficile mediazione su Super Green pass e obbligo vaccinale che alla fine è riuscito a portare a casa il Presidente del Consiglio. Dal CdM è filtrato poi il seguente pensiero di Draghi: «I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche». Aprendo il Consiglio dei Ministri ha poi spiegato come «Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono piu’ a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite». Chi invece è intervenuto ai microfoni al termine del CdM è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza: «Le scelte che stiamo facendo sono di restringere il più possibile l’area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri. Ad oggi i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50% dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati».
ATTESA LA CONFERENZA STAMPA CON LE NUOVE REGOLE COVID
È attesa a minuti la nuova conferenza stampa di Mario Draghi da Palazzo Chigi per informare sulle nuove regole del Decreto Covid approvato poco fa in Consiglio dei Ministri: Super Green Pass al lavoro, obbligo vaccinale per over-50, rientro a scuola e circolare smart working, questi i temi principali della Cabina di regia e successivo CdM che hanno portato alla formulazione del quinto decreto legge nel giro di pochi mesi sul fronte Covid.
La volontà di interrompere la risalita dei contagi – spinti dalla variante Omicron – resta alla base delle decisioni appena prese dal Consiglio dei Ministri: tutte le novità e le nuove regole saranno presentate in conferenza stampa con la consueta diretta video streaming dal canale YouTube di Palazzo Chigi. Quasi certi gli interventi del Ministro della Salute Roberto Speranza, del Ministro Miur Patrizio Bianchi e del Ministro del Lavoro Andrea Orlando, probabile la presenza del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e la Ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, ma anche del coordinatore Cts Franco Locatelli.
COSA NON CI SARÀ NEL DECRETO COVID
La bozza del Decreto Covid introduce l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini in Italia sopra i 50 anni fino al 15 giugno 2022: lo riporta l’ANSA, venuta in possesso della bozza del provvedimento a breve presentato in conferenza stampa dal Premier Draghi.«Per tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale anti Covid si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di eta», si legge ancora nel Decreto. Sono esentati i casi di «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore.
Rispetto alle discussioni della vigilia, sono diversi gli elementi che non saranno presenti nel nuovo Decreto legge anti-Covid approvato oggi, 5 gennaio 2022. Non vi sarà alcun obbligo generale di Super Green Pass per tutti i lavoratori, così come non vi sarà un obbligo vaccinale generalizzato a tutta la cittadinanza over-18. Nonostante le varie proposte partorite in CdM, entrambi i provvedimenti restano ancora troppo divisivi e si è scelto di comporre nuove restrizioni e obblighi senza arrivare per il momento ad imporre un obbligo vaccinale del genere visto in Austria (da febbraio 2022), giusto per citare un esempio. Oltre alle nuove regole sul Super Green Pass e all’ampliamento dell’obbligo di vaccino per altre categorie di lavoratori, trova spazio la nuova normativa sullo smart working (50% nel pubblico, possibile fino al 100% nel privato) e le regole Covid per il rientro a scuola in presenza dal 10 gennaio prossimo.