L’ottimismo non c’è più: questa l’analisi di Ilvo Diamanti sui sondaggi politici stilati da Demos per Repubblica. L’istituto ha fatto il punto della situazione sulle attese degli italiani sul futuro prossimo e c’è da registrare un pessimismo forte e diffuso, soprattutto se paragonato quanto registrato un anno. Ma entriamo nel dettaglio…
Secondo i sondaggi politici di Demos per Repubblica, solo per il 31% degli italiani il 2022 sarà migliore rispetto al 2021: un calo vertiginoso di 17 punti percentuali. Cresce invece il dato di chi pensa che il 2022 sarà uguale al 2021: dal 29% al 47%. Per il 20%, infine, il 2022 sarà peggiore del 2021: percentuale in aumento di un punto percentuale.
SONDAGGI POLITICI, I DATI DI DEMOS
I sondaggi politici di Demos per Repubblica confermano il timore dei più giovani in vista del futuro prossimo: per il 58% della fascia 18-29 anni il 2022 sarà uguale al 2021, mentre per il 28% sarà migliore. Più pessimista la fascia 30-44 anni: per il 15% il 2022 sarà migliore del 2021, per il 53% sarà uguale, mentre il 31% sarà peggiore. «Oggi i più ottimisti sono i “più anziani”», ha spiegato Ilvo Diamanti nel corso della sua analisi: «Coloro che hanno più di 55 e, soprattutto, 65 anni. Fra loro la quota degli ottimisti, che prevedono un anno migliore, raggiunge il 43-46%. Mentre il pessimismo “contagia” una componente limitata. Intorno al 10%». Un atteggiamento favorito dall’esperienza secondo l’esperto, ma anche da un certo fatalismo nel caso degli ultra 65enni: «Ma anche da ragioni “pratiche” ed economiche. Visto che molti fra loro sono pensionati. E non temono le conseguenze della pandemia sul piano del reddito e dell’occupazione. A differenza delle persone di età adulta. I 30-40enni, appaiono, infatti, i più preoccupati».