L’autorevole virologa Ilaria Capua ha cercato di spiegare come mai, nonostante il vaccino, molte persone si stanno infettando più di prima. Intervistata stamane dai microfoni del Corriere della Sera, ha spiegato: “Siamo nell’incubo da oltre 700 giorni. E ora il virus cambia volto. Sarà una lunga sfida. Perché Omicron evade una parte della risposta immunitaria”. Quindi precisa: “La novità è che Omicron si avvia a diventare un nuovo sierotipo di Sars- CoV-2. Che cosa significa questo? Significa che è sufficientemente distante dal ceppo originale Wuhan e dai suoi immediati discendenti che evade una parte della risposta immunitaria”.
Ilaria Capua prova a semplificare meglio il fenomeno provocato dalla variante Omicron, che di fatto ha provato a camuffarsi: “Ultrasemplificando, è come se in questi due anni il «cugino Omicron» si fosse fatto crescere capelli, barba, baffi e avesse indosso sempre gli occhiali da sole in modo tale che la camera del telefonino e gli algoritmi di riconoscimento facciale non lo riconoscessero più come alpha, gamma o delta. Infatti non lo è: è Omicron. Un virus con il turbo che grazie alla sua contagiosità ci darà filo da torcere”. Ecco spiegato perchè, coloro che pensavano di essere protetti con due dosi, quindi dopo un ciclo vaccinale completo, stanno prendendo comunque il virus, seppur in maniera quasi sempre lieve o asintomatica (i dati parlano di un 75/80 per cento di pazienti Omicron senza alcun sintomo o con sintomi lievi).
ILARIA CAPUA: “DOVREMO CONVIVERE A LUNGO COL COVID”
“Perché questo è un virus diverso, cambiato sia dentro che fuori, e che per forza di cose impareremo a conoscere”, ha proseguito la virologa, che parlando poi del futuro prospetta: “In due anni però siamo cambiati anche noi sia dentro che fuori. Siamo stanchi, stufi ed esausti dal rincorrere qualcosa che appare inafferrabile. In questo mare di incertezze legate non solo all’evento pandemico, ma anche e soprattutto alle molte, moltissime variabili legate agli aspetti di gestione dell’emergenza, abbiamo una certezza”.
“Che come abbiamo fatto con altri virus quali il morbillo – chiosa Ilaria Capua – oppure l’Hiv, con questo Sars-CoV2 e i suoi innumerevoli discendenti dovremo convivere a lungo e applicare al meglio le nostre conoscenze e le precauzioni del caso. Quest’ultimo, ovviamente, in continua evoluzione”.