Sono 294 le vittime positive al Covid-19 nelle ultime 24 secondo il bollettino stilato dal Ministero della Salute: i dati dell’11 gennaio, sebbene vadano “letti” ormai con gli “occhi” del report consegnato oggi dalla Fiaso (secondo cui il 34% dei ricoverati positivi in Italia in realtà non soffre di malattia Covid bensì di altre patologie), restano comunque allarmanti.
220.532 nuovi contagi generali, 294 morti ma anche 90.456 guariti-dimessi: il tasso di positività resta ancorato al 16% anche grazie al numero monstre dei tamponi processati, +1.375.514 tra ieri e oggi. La situazione sugli ospedali è poi sempre quella principale da osservare: in Italia ad oggi positivi al coronavirus sono 2.134.366, di questi 2.115.395 sono in isolamento domiciliare (+128.744), 17.067 contagi (+727) e 1677 terapie intensive occupate (+71). Tra le Regioni più colpite dai nuovi contagi sicuramente la Lombardia con +45mila casi, Campania +30mila, Veneto +21mila, Emilia Romagna +20mila.
IL BOLLETTINO COVID DI IERI
Sono poco più di 2 milioni gli italiani al momento positivi al coronavirus, secondo i dati dell’ultimo bollettino diffuso ieri: in attesa del nuovo report di oggi, 11 gennaio 2022, dal Ministero della Salute giunge conferma di una crescita ulteriore anche sul fronte ricoveri e terapie intensive, seppur con ritmo inferiore rispetto ai contagi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati infatti 101.762 i nuovi casi Covid, con un tasso di positività al 16,6% (dopo i 612mila tamponi di ieri) e un numero di vittime purtroppo ancora alto, 227 (139.265 da inizio pandemia). Il numero totale dei ricoveri in area medica sale a 16.340 (+693 solo ieri) mentre le terapie intensive occupate sono al momento 1.606 (+11): come ha spiegato ieri sera il Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo ala conferenza stampa sulle nuove misure Covid, «Con l’ultimo decreto c’è un passo avanti del nostro Paese, la ragione è anche che abbiamo raggiunto una percentuale assolutamente rilevante, alle 6 di questa mattina l’89,41% degli over 12 anni ha avuto la prima dose, restano non vaccinati poco più del 10% delle persone over 12. Queste occupano i due terzi delle terapie intensive e il 50% dei posti in area medica. L’obiettivo del governo è ridurre l’area dei non vaccinati per ridurre la pressione sugli ospedali».
CORONAVIRUS ITALIA, I DATI SULLE TERAPIE INTENSIVE
Speranza ha presentato in conferenza stampa il grafico prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità per spiegare come al momento la situazione specifica delle terapie intensive – per cui il Governo è intervenuto con l’obbligo vaccinale nel settore con maggiore probabilità di finirci, gli over-50 – vede 23,2% di non vaccinati ogni 100mila abitanti, contro lo 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster. Nell’ultimo bollettino nazionale dell’Agenas (dello scorso 9 gennaio), a livello nazionale la crescita delle terapie intensive vede il 17% come tasso di occupazione di pazienti Covid (era l’11% lo scorso 24 dicembre), con crescita netta in 9 Regioni: si tratta di Calabria (al 18%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (21%), Lazio (21%), Liguria (21%), Lombardia (16%), PA Trento (29%), Umbria (15%), Veneto (21%). Tasso di rianimazioni stabile sopra il 10% (soglia per la zona gialla) anche in Abruzzo (15%), Campania (11%), Piemonte (23%), Sardegna (12%), Sicilia (16%), Toscana (20%),Valle d’Aosta (18%). È invece in calo nelle Regioni Marche (21%), PA Bolzano (18%), oltre che Basilicata (3%), Molise (5%) e Puglia (8%).
#covid19 ? online il report esteso
Il tasso di ricovero in intensiva è
– 23,1 ogni 100mila per i non vaccinati
– 1,5 ogni 100mila per vaccinati >120 giorni
– 1 ogni 100mila per vaccinati <120 giorni
– 0,9 ogni 100mila per vaccinati booster
leggi? https://t.co/tFdvDZlPoM pic.twitter.com/bOla2PVpXr— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) January 8, 2022