Ore difficili per Anthony Fauci, finito nella bufera negli Stati Uniti dopo le accuse di un think tank di orientamento conservatore, Project Veritas, che lo ha accusato di aver mentito sotto giuramento in merito alle ricerche sul coronavirus condotte a Wuhan col contributo economico statunitense. Ieri sono stati divulgati una serie di documenti militari riservati, la cui autenticità però non è stata ancora confermata, da cui emergerebbe che EcoHealth Alliance, organizzazione no profit guidata da Peter Daszak, tentò di proporre un progetto sulla modifica del coronavirus dei pipistrelli all’Agenzia per i progetti avanzati di difesa (Darpa), che si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare. Quella proposta sarebbe stata presentata nel marzo 2018, ma sarebbe stata bocciata perché c’erano gli estremi del cosiddetto “gain-of-function“, pratica con cui si “ibrida” un virus per conferirgli differenti caratteristiche e capacità.
Si tratta di una tecnica proibita negli Stati Uniti da una moratoria in virtù della sua potenziale pericolosità. La vicenda relativa al progetto “Defuse” era già emersa, ma la novità ora è rappresentata dal fatto che tale moratoria, unita forse alla bocciatura da parte dell’agenzia Darpa, avrebbe spinto EcoHealth Allinace a condurre le sue ricerche a Wuhan, col contributo di fondi pubblici Usa autorizzati da Anthony Fauci nella veste di direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (Niaid), che fa capo ai National Institutes of Health (Nih).
FAUCI HA NEGATO RICERCHE SU GAIN OF FUNCTION…
Project Veritas ha ottenuto e pubblicato un rapporto, attribuito all’Ispettorato generale del Dipartimento della Difesa Usa e scritto dall’ufficiale dei Marine Joseph Murphy, ex membro dell’agenzia Darpa, in cui viene analizzato il progetto di ricerca di EcoHealth Alliance, evidenziando che «non menziona o valuta i rischi potenziali legati al guadagno di funzione». Per il think tank è un’ammissione da parte del governo federale Usa di come le ricerche condotte dopo a Wuhan, e potenzialmente all’origine della pandemia, sono ascrivibili al gain of function, vietata negli Usa proprio per il rischio di generare virus pericolosi per l’uomo. Inoltre, Anthony Fauci ha sempre negato durante le audizioni di fronte al Senato Usa che la natura di tali ricerche fosse riconducibile a questa tecnica. Per quanto riguarda l’ufficiale, nel suo rapporto esprime anche la preoccupazione per «la soppressione dei potenziali curativi, come l’Ivermectina e l’Idrossiclorochina», oltre che per i vaccini mRNA.
Il senatore Rand Paul, che è stato protagonista di diversi diverbi con Anthony Fauci, e che lo aveva accusato di aver nascosto il suo ruolo nel finanziamento delle ricerche sul gain-of-function del coronavirus in Cina, aveva già annunciato di aver «chiesto al dipartimento di Giustizia di rivedere le testimonianze di Fauci per aver mentito al Congresso» e che dovrebbe essere posto di fronte alla responsabilità delle sue azioni, posizione che il politico repubblicano ha ribadito anche dopo l’audizione di ieri.