Ronnie Spector è morta. La cantante delle Ronettes, trio musicale degli anni ’60 autore di grandi successi come “Be My Baby” e “Baby, I Love You”, è deceduta all’età di 78 anni nella giornata di mercoledì 12 gennaio 2022 a seguito di una breve battaglia con il cancro, come rivelato dalla sua famiglia, che, tuttavia, non ha fornito dettagli ulteriori circa le condizioni di salute negli ultimi tempi della donna.
La leader delle Ronettes, con “Be My Baby”, divenne un’icona del pop e si guadagnò l’ammirazione costante dei colleghi musicisti. All’interno di questo folto novero, spicca la presenza di Keith Richards dei Rolling Stones, il quale, nel suo discorso di introduzione delle Ronettes nella “Rock & Roll Hall of Fame” nel 2007, ha descritto i momenti condivisi nel backstage con il gruppo durante i tour condivisi: “Ronnie Spector e le Ronettes potevano cantare all’infinito, non avevano bisogno di niente”. Brian Wilson dei Beach Boys, ha ricordato nel 2013: “Stavo guidando e ho dovuto accostare al lato della strada, la loro musica mi ha fatto impazzire. Ho iniziato ad analizzare tutte le chitarre, i pianoforti, il basso, la batteria e le percussioni. Una volta imparati tutti questi elementi, sapevo come produrre dischi”.
RONNIE SPECTOR È MORTA: CANTAVA NELLE RONETTES CON LA SORELLA MAGGIORE E LA CUGINA
Ronnie Spector, morta nelle scorse ore, aveva dato vita alle Ronettes, un gruppo tutto femminile, nel 1957 ,con la sorella maggiore Estelle Bennett e la cugina Nedra Talley. Il loro singolo “Be my Baby” costituisce la colonna sonora di “Mean Streets”, film di Martin Scorsese, e compare nel successo televisivo del 1987 “Moonlighting” e in “Dirty Dancing”, una collocazione che ha suscitato al produttore del lungometraggio forti emozioni, tanto che lui stesso ha ammesso di avere “la pelle d’oca”.
Nel corso degli anni, Ronnie Spector ha dovuto subire abusi e violenze psicologiche da parte del marito, Phil Spector, produttore dei Beatles, che la controllava costantemente e la indusse a rifugiarsi nell’alcolismo per superare quel periodo. Quando il gruppo fu inserito nella Rock Hall, le Ronettes non menzionarono esplicitamente il loro ex produttore.