COSTA: “SERVE ALLEGGERIRE LE MISURE COVID”
«Il bollettino quotidiano sul coronavirus e il sistema dei colori delle Regioni potrebbe cambiare a breve»: a confermarlo è il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, seguendo la linea già data ieri sera dal Ministro Speranza e dal coordinatore del Cts Franco Locatelli.
Intervistato da SkyTG24, l’esponente di “Noi con l’Italia” al Governo ha confermato la linea più “morbida” in seno all’esecutivo per modificare una comunicazione dei dati Covid affinché possa essere il più reale possibile con la situazione attuale. Cts, Iss e l’ala più rigorista nel Governo fa ancora resistenza ma nel giro di qualche giorno/settimana si dovrebbe arrivare a una soluzione che metta d’accordo tutti, specie perché – osserva Costa – «Se continuiamo a comunicare in maniera generica che si contagiano 150mila cittadini, rischiamo di non far capire che ancora oggi chi occupa il 75% delle terapie intensive non è vaccinato. Lo scenario è cambiato, non possiamo non tener conto che 27 milioni di italiani abbiano già ricevuto la terza dose». Il sottosegretario da un lato conferma il suo profondo rispetto per il Cts, ma dall’altro spiega che a livello politico occorre prendere scelte nette: «per quanto riguarda la comunicazione e quindi il bollettino, siamo di fronte ad una scelta politica più che scientifica».
TAMPONI, COLORI E BOLLETTINO: SI MUOVE ANCHE SPERANZA
Una linea modificata anche per scuola e tamponi è quella tracciata dal sottosegretario alla Salute: ancora su SkyTG24 Andrea Costa sottolinea «Di fronte a una platea così ampia di vaccinati credo la scuola aperta debba essere garantita a prescindere, è un segnale importante verso la cittadinanza. Credo che si debba considerare la didattica a distanza per chi non si vuole vaccinare». Il tema è delicato anche sul fronte tamponi, con le Regioni che hanno proposto – ricevendo il “niet” di Speranza e del Cts – di sottoporre a tampone solo chi presenta sintomi riconducibili al Covid-19: «Penso che gli asintomatici vadano esentati dai tamponi, anche perché l’obiettivo è arrivare a una convivenza col virus, entrare in una fase endemica», ha invece detto Costa, convinto che non si può continuare a considerare l’emergenza Covid come se il 90% degli italiani non si fosse vaccinato (cosa invece avvenuta). «Le regole si devono adeguare allo scenario che cambia», conclude Costa invocando un alleggerimento delle misure nel prossimo confronto Regioni-Governo. Su questo ieri sono giunte parole importanti dal Ministro della Salute a “Controcorrente”: ha detto Speranza, «La vita della grande maggioranza degli italiani in questi mesi è stata senza grande limitazioni, è chiaro che nelle prossime settimane dovremo aprire un confronto con le regioni e nelle prossime ore apriremo un tavolo tecnico per affrontare le questioni che hanno proposto». Questo vuol dire, sul fronte bollettino e sistema a colori, che occorre «valutare bene ciò che avviene nei prossimi giorni e poi adeguare il nostro modello alla fase epidemiologica che stiamo vivendo».