Massimo Cacciari, filosofo e volto noto a livello politico e televisivo, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Verità”, pubblicata sull’edizione in edicola oggi, lunedì 17 gennaio 2022. Argomento principale, la sua decisione di sottoporsi alla terza dose di vaccino, che l’ha fatto finire nel mirino dei no vax: “Cosa vuole che le dica… Nella mia vita sono abituato a rimanere stritolato tra opposte teste di c*zzo. Per me è sempre stato così: quando invocavo il federalismo, mi attaccavano sia i secessionisti che i centralisti. Soprattutto in periodi di emergenza, le posizioni tendono a irrigidirsi agli estremi, perdendo ragionevolezza. Ma ormai sono stravaccinato anche contro gli imbecilli”.
Dopodiché, Cacciari ha affermato di avere fatto ricorso al booster perché obbligato dalle norme: “Se esiste una legge io obbedisco, pur avendo il diritto di criticarla. Certo, se la legge mi rendesse complice di una lesione di altrui libertà, avrei diritto di disobbedienza. Ma in questo caso il vaccino riguarda soltanto me, non vado in giro a obbligare gli altri o a fare il delatore. Mi vaccino e basta, per poter lavorare. Mi sarei vaccinato comunque, su consiglio di autorevoli amici medici, considerando anche la mia età. Però la terza dose non me la sarei fatta, in assenza di obbligo. Un conto è il vaccino, un altro le disposizioni varate dal governo per contrastare l’epidemia. Spieghiamola ancora più semplice: se c’è un codice della strada demenziale, non per questo sono contrario all’automobile…”.
MASSIMO CACCIARI: “TEMO SI INNESCHI UN MECCANISMO DI EMERGENZA PERMANENTE”
Nel prosieguo del suo intervento sul quotidiano “La Verità”, Massimo Cacciari ha evidenziato che, a suo giudizio, “solo un povero pazzo che non sa leggere i numeri può pensare che il vaccino non sia servito. La mia polemica è contro la politica governativa, la più draconiana dell’Occidente, che ha puntato tutto solo sul vaccino fino ad arrivare all’idolatria . Senza dubbi, senza preoccupazioni”. A proposito di preoccupazioni: il filosofo ha rivelato di temere che si possa innescare un meccanismo di emergenza permanente, facendo leva su sistemi di controllo, di sorveglianza e di punizione, in quanto, ad oggi, non si è in grado di dire quando effettivamente avrà fine l’emergenza e “questa indeterminatezza è inammissibile”.
Sull’ipotesi quarta dose, Massimo Cacciari ha le idee ben chiare: “Spero non pretendano che la gente continui a vaccinarsi con un prodotto che riduce i suoi effetti nel giro di 4 mesi. A meno che non vogliano fare del Green Pass una carta d’identità sanitaria. Un giorno mi obbligheranno a vaccinarmi per il morbillo, la scarlattina e l’influenza…”.