Britney Spears ha accusato il padre Jamie di avergli sottratto circa 36 milioni di dollari nei quasi 13 anni di custodia legale e personale sulla figlia. Gli avvocati della popstar, come si legge su Skytg24.it citando Variety e Tmz, hanno depositato in tribunale alcuni atti, in cui viene appunto accusato il signor Jamie Spears di aver sperperato il patrimonio della cantante, a cominciare da 6.3 milioni di dollari che il padre si sarebbe intascato per aver svolto il ruolo di “conservator”, una sorta di figura simile al tutore in Italia. Gli altri 30 milioni, invece, sarebbe stati utilizzati per pagare le spese legali in merito al contenzioso proprio con la figlia.
Parte dei soldi sarebbero stati usati anche per lavorare a uno show di cucina, “Cookin’ and Cruzin’ and Chaos with Jamie Spears”, programma che era stato proposto nel 2015 a varie emittenti televisive. Britney Spears ha visto il proprio patrimonio gestito dal padre dal 2008 fino al novembre dell’anno scorso, ma la vicenda giudiziaria non sembra essersi esaurita. La cantante di “Oops i did it again” ha infatti confessato di “voler vedere in galera tutti quelli che mi hanno fatto del male”, mentre, secondo l’avvocato della stessa, il genitore l’avrebbe “bullizzata”, e avrebbe anche dei problemi di alcol che avrebbero “impedito la sua abilità di agire in buona fede”.
BRITNEY SPEARS, LE ACCUSE AL PAPA’ E L’INDAGINE DELL’FBI
Ovviamente rimanda al mittente ogni accusa lo stesso Jamie Spears, che invece sostiene di aver agito sempre nell’interesse della figlia, che nel 2007 aveva avuto un preoccupante crollo nervoso. L’ultima richiesta del padre è stata quella di pagare tutte le spese legale: “Il signor Spears dovrebbe pagare da solo le parcelle legali. Se ha già dissipato tutti i fondi, dovrebbe considerare di ingaggiare studi legali meno costosi, che può permettersi”, ha replicato il difensore della cantante. Sulla vicenda sta indagando anche un agente dell’FBI secondo cui il padre di Britney Spears si sarebbe comportato in modo autoritario, privilegiando i suoi interessi e quelli dei manager dell’artista, anch’essi accusati dalla cantante.