Sangiovanni dopo la sua partecipazione ad Amici ha vissuto un momento davvero magico con l’enorme successo dei suoi singoli e del suo album. Il 2022 però sembra non essere da meno dell’anno appena trascorso, infatti, il cantante al momento è alle prese con la preparazione per il Festival di Sanremo. Durante un’intervista a Vanity Fair il cantante però ha confessato come questo glorioso momento sia stato segnato anche da un episodio molto spiacevole.
Sangiovanni ha rivelato di essere stato vittima di minacce di morte confessando: “Quando sei così esposto, oltre all’amore ti arriva anche l’odio e io ne ho ricevuto tantissimo. Insulti di ogni genere sui social per come mi vesto e per quello che scrivo” rivelando anche come tra le critiche ricevute sul web qualche utente sia andato decisamente oltre “Mi hanno anche minacciato di morte”.
Sangiovanni attaccato per il suo modo di essere
Non è la prima volta che Sangiovanni viene attaccato, già lo scorso giugno il cantante di Malibù aveva raccontato di essere stato attaccato per strada perché vestito di fucsia. In quell’occasione il giovane cantante aveva deciso di raccontare la sua esperienza per fare una riflessione: “Non siamo ancora liberi di essere noi stessi, di vestirci come vogliamo, mettere lo smalto, truccarci o esprimerci, c’è troppo giudizio su questo. Però si può combattere”. Sangiovanni ha anche ammesso come tutti i cambiamenti vissuti all’interno della sua vita nell’ultimo periodo gli abbiano “Dato moltissimo” ammettendo anche come però l’abbiano “Fatto sentire più fragile. Ho dovuto cercare un nuovo equilibrio”.
Qual’è la più grande fobia di Sangiovanni? La morte…
Sangiovanni confessa in una recente intervista rivelando quale sia la sua più grande paura, ovvero quella di morire. Per il cantante è un pensiero che a volte arriva anche a non farlo addirittura dormire. A complicare il tutto ci si mette anche il Covid dal quale teme non se ne riesca a trovare una via d’uscita “La situazione che stiamo vivendo sembra sempre meno temporanea, e ci sta cambiando. Tutti quelli della mia età sono stati privati di molte esperienze di condivisione, di tantissime ‘prime volte’. E questo è molto triste”