Serve una rimodulazione delle regole per quanto riguarda i contagi di covid e le quarantene. Ne è convinto il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, che intervistato stamane dai microfoni del programma di Canale 5, Mattino 5, ha spiegato: “Credo che una rimodulazione delle regole sia necessaria. Per quanto riguarda le tempistiche, aspetterei un altro po’”. Secondo Sileri le tempistiche dovrebbero essere le seguenti: “Tra circa un mese, e lo dico come medico osservando il Regno Unito, che però ha sbagliato a togliere le mascherine. Guardiamo però a questo Paese per il calo dei contagi e quindi per la curva che si sta raffreddando. La rimodulazione – precisa – deve raggiungere la persona positiva ma completamente asintomatica e quindi garantire la reintroduzione nella vita sociale: ne usciremo come contagi”.
Sileri ha portato come esempio quanto sta facendo la regione Emilia Romagna con il tampone fai da te: “Si può inoltre pensare – ha aggiunto il sottosegretario alla salute in quota Movimento 5 Stelle – ad una semplificazione sulla falsariga del progetto sperimentale di Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, che ha previsto il tampone fai da te. Significa rendere la vita più semplice alle persone asintomatiche, e un analogo discorso si può fare per il green pass un esempio sarebbe normalizzare il processo di vaccinazione in ragione di chi ha contratto il Covid in attesa della terza dose”.
SILERI: “CON L’AUMENTARE DELLE VACCINAZIONI CAMBIERANNO ANCHE LE REGOLE NELLE SCUOLE”
Sileri ha parlato a Mattino 5 anche delle scuole, e anche in questo caso non sono da escludere novità: “con il crescere della vaccinazione, sarà possibile quindi cambiare le misure e le regole. C’è da dire che la malattia colpisce anche i bambini, la fragilità dei piccoli esiste anche se in forma più limitata. A qualche settimana da oggi, però, potrà e dovrà esser fatta qualche modifica alle regole”.
“È chiaro – ha proseguito sempre parlando di studenti e giovani – che l’introduzione della vaccinazione nella fascia 5-11 anni è arrivata più tardi rispetto alla fascia oltre i 12 anni. Questo determina un numero più basso dei nostri studenti” più piccoli “vaccinati. Ecco perchè le regole tendono ad essere differenziate”. Poi Sileri ha concluso: “Dobbiamo arrivare a gestire l’ordinario, non più le emergenze e far sì che il Green pass non vada a schiacciare quella che è davvero l’esigenza clinica”.