“Gli Stati Uniti d’America hanno ordinato l’evacuazione delle famiglie diplomatici in Ucraina a causa della persistente minaccia di un’operazione militare russa”: lo rivelano fonti del Dipartimento di Stato, che hanno specificato che il personale non essenziale può abbandonare l’ambasciata già in queste ore, mentre i cittadini americani che vivono abitualmente nel Paese dell’Est europeo avente come capitale Kiev, “dovrebbero considerare immediatamente” l’opportunità di lasciare il territorio, servendosi di voli commerciali oppure privilegiando qualsiasi altro mezzo di trasporto.
Un’urgenza di abbandono che nasce dalla sensibile diminuzione del livello di sicurezza, in particolare “lungo i confini dell’Ucraina, nella Crimea occupata dalla Russia e nella Donetsk controllata dalla Russia”, che risulta essere “imprevedibile e potrebbe deteriorarsi in qualsiasi momento”, si legge nella nota diramata dalla nazione a stelle e strisce.
UCRAINA, BIDEN VALUTA L’INVIO DI 5MILA SOLDATI NEL BALTICO
In riferimento alla situazione connessa all’Ucraina, dall’altra parte dell’Atlantico giunge notizia che il presidente Joe Biden ha esaminato la possibilità di inviare fino a 5mila soldati nel Baltico e nell’Europa orientale. In particolare, scrive l’agenzia giornalistica nazionale AGI, Joe Biden avrebbe parlato di questa possibilità “a Camp David con i suoi consiglieri: al vertice hanno partecipato, in remoto, oltre a vari alti ufficiali, il segretario alla Difesa Lloyd Austin e il capo di Stato maggiore generale Mark Milley. Una delle ipotesi prevede l’invio tra mille e cinquemila soldati. Una decisione in merito verrà presa da Biden forse già oggi, lunedì”.
Il monito per tutti i cittadini americani è di evitare anche di recarsi o di stazionare in Russia “a causa della tensione al confine con l’Ucraina. È fortemente raccomandato che i cittadini americani evitino di viaggiare in Russia per via dell’esistenza della possibilità di molestie ai loro danni, in particolare da parte della polizia russa, e il rischio di applicazione arbitraria delle leggi locali”.