Manca poco più di una settimana all’inizio del Festival di Sanremo 2022, fervono i preparativi e Amadeus è ovviamente elettrizzato in vista dell’inizio della kermesse, che scatterà il primo febbraio prossimo. “Siamo a un buon punto – ha spiegato stamane lo stesso Amadeus, intervistato dal programma di Rtl 102.5 Non Stop News Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro – chiaro che tutto spesso si realizza negli ultimi 15 giorni, ed è incredibile perché uno lavora da agosto al Festival di Sanremo. Spesso la gran parte dei mesi viene occupata dalla selezione dei brani tra i giovani (800 brani tra i giovani, almeno 300 dai big) e questa per me è la cosa più importante da un certo punto di vista, perché da lì parte tutto, e poi naturalmente tutto il resto. Negli ultimi 15 giorni si concentra tutto, le cose vengono ufficializzate, confermate, quindi devo dire che questi sono giorni cruciali. La cosa che desidero di più è che parta il Festival per far ascoltare le canzoni in gara”. Sarà un Festival di Sanremo 2022 del ritorno del pubblico in sala dopo un anno di pausa: “Sì, una grande gioia. Questa è la cosa che più ci emoziona, ma anche i cantanti stessi sono emozionati per questo. Tornare con un teatro pieno è una grande gioia: tutti con il Green Pass e la mascherina FFP2. Avere l’applauso dell’Ariston è importante. È vero che è accaduto due anni fa, ma a noi sembra un’eternità. L’immagine dello scorso anno non la dimenticheremo più. Il teatro vuoto. Adesso i teatri e i cinema hanno capienza totale e questa è un’immagine che speriamo continui sempre”.
Un Festival di Sanremo 2022 del pubblico ma anche dei giovani, visto che saranno tanti i talenti in gara, da Mahmood a Blanco, passando per Aka7even, tutti artisti appressati dalla cosiddetta Generazione Z: “Questo per me è fondamentale. Il Festival deve rispecchiare le tendenze del momento e magari evidenziare anche alcuni nomi già molto conosciuti da non tutti gli italiani, così come è avvenuto in passato per i Pinguini Tattici Nucleari, Madame, Colapesce & Dimartino. Devono esserci quindi Aka7even, Rkomi, quelli della generazione Z”. E oltre ai cantanti, il palco dell’Ariston sarà popolato da super ospiti, a cominciare da Checco Zalone: “Checco è un personaggio particolare, io lo conosco perché abbiamo lavorato tanti anni fa in Tv. È un personaggio particolare nel suo genere, ha un’ironia tutta sua. Probabilmente dividerà e farà parlare, ma è nel suo stile. Soprattutto non è mai stato al Festival di Sanremo. Oltre a certi big che saranno in gara, ci sarà qualcuno come Zalone e Cremonini, comunque persone che non ci sono mai state”.
AMADEUS: “FIORELLO? VEDREMO, LE RADIO FONDAMENTALI PER SANREMO”
Si parla anche del presidente della repubblica, alla luce della prima votazione al via da oggi: “Magari il presidente della Repubblica accettasse il mio invito sul palco dell’Ariston. Ne dubito, ma sarebbe una cosa molto bella. Credo che l’importante è che si possa dare un segnale forte al Paese. Questo è un ruolo molto importante. In questo momento di grande difficoltà e smarrimento da parte della gente, avere un Presidente della Repubblica che ci dia certezze come Mattarella è importante”. Sulla presenza di Fiorello, invece, bocca cucita: “Non vorrei ripetermi: noi ci conosciamo da 35 anni, siamo come fratelli. Lui ormai non mi sopporta più. Io sono un marcatore stretto, mordo le caviglie, vediamo che succede. Lui è imprevedibile. Io ho prenotato la camera qui di fronte la mia, in questo momento è vuota. Speriamo che venga qualcuno ad aprire la porta”.
Ma se l’anno scorso era il Festival della ripartenza quest’anno che Sanremo sarà? Amadeus replica così alla precisa domanda dei giornalisti di Rtl 102.5: “Lo chiamiamo il Festival della gioia di trascorrere cinque serate di divertimento e di musica. La musica è terapeutica. L’anno scorso in un momento drammatico si è parlato di un Festival importante dal punto di vista musicale. La musica ci darà una grande mano in queste serate, poi grazia a voi si distribuirà nell’arco di tutta la giornata. Le radio per me sono importantissime, ci tengo a dirlo. Infatti le radio quest’anno votano a Sanremo. Hanno la percentuale del 33% nella votazione della sala stampa. Non si può non portare le radio in primissimo piano al Festival di Sanremo, perché questa musica se ha successo è perché viene suonata dalle radio”.