La giornata del 10 aprile viene dedicata dalla chiesa cattolica a celebrare la figura di Santa Maddalena di Canossa. Questa religiosa italiana, nota per essere stata la fondatrice della congregazione delle Figlie e dei Figli della Carità, è stata proclamata Santa nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II. La Beatificazione della Santa viene decisa per volere di Papa Pio XII nel 1941. Gran parte degli episodi che raccontano la sua vita ci sono stati tramandati dalla stessa Santa che aveva l’abitudine di scrivere missive non solo ai suoi familiari ma anche alle compagne di avventura.
Queste lettere sono poi state raccolte nel suo epistolario che copre gli anni che vanno dalla sua conoscenza con Mons. Luigi Pacifico Pacetti fino alla sua morte. Per volontà dello stesso Pacetti, Maddalena tenne anche un diario quotidiano delle sue attività, poi raccolte nel volume Memorie.
Santa Maddalena di Canossa, la vita della Beata
Santa Maddalena di Canossa nasce a Verona nel 1774 da una famiglia di nobili marchesi. La sua è una famiglia numerosa, visto che ha tre sorelle e due fratelli ma la sua infanzia viene segnata da un grave lutto visto che il padre muore in un incidente quando la piccola ha solo 5 anni. La madre si risposerà poi dopo un paio di anni con un altro nobile. Come avviene nelle famiglie facoltose del tempo, Maddalena e i suoi fratelli vengono affidati alle cure dei precettori, in particolare le bambini vengono seguite da Francesca Marianna Capron, che però si rivela molto crudele e dedita a sistemi educativi repressivi, tanto da far ammalare gravemente la piccola Maddalena. Quando si riprende, decide di dedicarsi alla vita di clausura e così inizia a prendere in esame tutti gli ordini religiosi per trovare quello più in linea con le proprie esigenze. Alla fine sceglie quello delle carmelitane scalze e si rinchiude in convento per circa 10 mesi prima di capire che la sua vocazione nella vita è un’altra. Cambia quindi il padre spirituale e si affida a Luigi Libera che cambierà letteralmente la sua vita. Tuttavia il suo sogno di dedicarsi agli altri viene temporaneamente interrotto intorno al 1800 perché deve improvvisamente occuparsi del patrimonio familiare, tuttavia riesce a conciliare i due aspetti e prende in affitto un palazzo all’interno del quale inizia a ospitare le ragazze che raccoglie per strada e salva dalla povertà.
Nel 1808, anche contro il volere della sua famiglia, si trasferisce nel monastero dei SS. Giuseppe e Fidenzio che la prefettura le ha dato in concessione e qui, insieme ad alcune seguaci, dà vita alla congregazione delle Figlie della Carità che si dedica all’accudimento delle ragazze sfortunate e alla loro formazione ma si fa carico anche del sostegno alle famiglie più povere, agli infermi in ospedale e più in generale a tutti coloro che hanno bisogno. Si tratta solo del primo di una serie di istituti che fino al 1835, anno in cui muore a Verona, fonda in tutta Italia. Poco prima della sua morte, nel 1831, riesce anche a dare vita al sogno di fondare un equivalente delle Figlie della Carità ma dedicato ai maschi e ci riesce grazie alla collaborazione con don Francesco Luzzo.
Tutti gli altri Beati del giorno
Con Santa Maddalena di Canossa condividono i festeggiamenti il 10 aprile anche Sant’Antonio Vallesio, San Cuanna, San Beda detto il giovane, Santa Erednat, San Palladio e San Mattia Marco.