La principale sospettata della morte di Gigi Bici, la presunta falsa fisioterapista Barbara Pasetti, al momento resta in carcere. E’ quanto emerso dalla trasmissione Ore 14, nella puntata odierna. “Il gip deve ancora decidere sulla richiesta di scarcerazione presentata lunedì scorso nel corso dell’interrogatorio di garanzia dal suo legale”, ha svelato l’inviata della trasmissione di Rai2.
Nel caso di Gigi Bici si apre un nuovo scenario: stando a quanto emerso dalla trasmissione, Gigi avrebbe conosciuto diverso tempo fa Barbara al punto da aver anche ricevuto soldi da lei. Ecco le parole di un testimone intervistato da Ore 14: “Sapevo che frequentava una donna e che l’ultima volta un ragazzo mi disse ‘ho visto una donna con un suv blu scuro che dava circa 300 euro a Gigi’. Questo è accaduto qualche mese fa al parcheggio del centro commerciale”. A detta del testimone, i due erano soliti incontrarsi proprio nel centro commerciale “più di una volta si è trovato lì con una donna”. Sul denaro che riceveva da questa donna, Gigi “si vantava un pochettino e sventolava un po’ i soldi”. Da questa donna avrebbe ricevuto “tra i 5000 ed i 10000 euro”. Il testimone aveva sentito Gigi Bici proprio la mattina della sua scomparsa, l’8 novembre scorso ed a suo dire quel giorno “aveva un appuntamento strano”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Gigi Pasetti, il caso a Lombardia Nera
Nell’ultima settimana sono giunte novità clamorose attorno al caso di Gigi Bici, l’uomo di Pavia, al secolo Luigi Criscuolo, il 60enne scomparso e trovato senza vita lo scorso 20 dicembre. Dopo un lungo interrogatorio, Barbara Pasetti è stata arrestata con l’accusa di estorsione ed occorre adesso capire se ha avuto o meno un ruolo anche nella morte di Gigi Bici. La donna, ad oggi ha ammesso di essere totalmente estranea alla vicenda. La donna è colei che ha rinvenuto il cadavere dell’uomo proprio davanti alla sua abitazione e secondo le accuse avrebbe scritto delle lettere ricattatorie alle figlie di Gigi Bici, Il movente del delitto resta al momento del tutto oscuro.
Stando a quanto riferito nel corso della nuova puntata di Lombardia Nera, Barbara Pasetti avrebbe contattato Gigi Bici per una sorta di protezione ma non è ancora chiaro perché sia stato ucciso. Adesso l’ipotesi è che l’uomo con il maglioncino rosso ed i guanti bianchi a bordo dell’auto sulla quale sarebbe stato ucciso il sessantenne potrebbe essere un parente di Barbara Pasetti. Ad inchiodare la donna sarebbe una telefonata nella quale avrebbe detto: “So di dover andare all’inferno perché ho fatto uccidere un uomo”, attualmente in carcere on l’accusa di tentata estorsione ed indagata per omicidio in concorso.
Gigi Bici, Barbara Pasetti sostiene di non conoscerlo
Barbara Pasetti continua a professarsi innocente ed attraverso una istanza del suo legale ha chiesto la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Stando a quanto trapelato e reso noto dalla trasmissione di Antenna 3, sarebbe stata la stessa donna a scrivere la lettera in cui viene descritto con esattezza il modo in cui sarebbe stato ucciso Gigi Bici e le ulteriori due lettere alle figlie della vittima nelle quali la Pasetti avrebbe chiesto un riscatto di 390 mila euro per liberare il padre che tuttavia sarebbe stato ucciso il giorno stesso della sua scomparsa. Sembra inoltre che la donna le abbia fatte stampare in una copisteria di un centro commerciale.
Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, la Pasetti conosceva Gigi Bici avendolo ingaggiato per avere protezione dal momento che si sentiva in pericolo a causa del suo ex marito. La novità attorno al caso avrebbe a che fare con un video delle telecamere di sorveglianza che immortala il passaggio dell’auto di Gigi Bici circa due ore dopo dall’uscita dalla frazione di Pavia in cui l’uomo sarebbe stato ucciso ma alla guida non sembra esserci lui, bensì un uomo tra i 40 ed i 50 anni con addosso una maglia diversa rispetto a quella indossata dal sessantenne. Ne sarebbe convinta la figlia. E’ lui l’assassino di Luigi Criscuolo?
I sospetti delle figlie
Le figlie di Gigi Bici sospettano che Barbara Pasetti possa essersi innamorata di lui per poi ucciderlo. Potrebbe essere questo il movente? Al momento non sarebbe ancora chiaro. Secondo la figlia, inoltre, il padre le avrebbe parlato dell’amicizia con la donna. Più che passionale però, il movente potrebbe essere economico. Tuttavia non è escluso anche lo scambio di persona.
Oltre alle intercettazioni telefoniche tra Barbara Pasetti e l’ex marito, ci sarebbero anche altre telefonate anonime che la stessa fisioterapista ora in carcere avrebbe fatto alle figlie della vittima. In merito alle lettere anonime, ancora una volta indirizzate alle figlie del sessantenne, sono scritte in un italiano sgrammaticato ma potrebbe essere il frutto di un tentato depistaggio. “E’ chiaro che chi l’ha scritta è coinvolto sicuramente in questo caso”, ha commentato Fabrizio Carcano, giornalista e scrittore, al programma di Marco Oliva, “Anche io vedo un depistaggio maldestro”. A suo dire ci sarebbero altre persone coinvolte.