Il professor Fabrizio Pregliasco, direttore dell’Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, ha fatto chiarezza in merito alla circolare, ripresa dal programma Fuori dal Coro, circa il fatto che i vaccinati avrebbero avuto priorità sui no vax, per quanto riguarda determinati interventi “non salvavita” e quindi non urgenti. Il virologo ha risposto attraverso una lettera indirizzata al quotidiano La Verita, spiegando come la circolare incriminata fosse stata superata. “Dopo diversi giorni di polemiche nate in seguito a una disposizione a mia firma – scrive il virologo dell’università Statale di Milano, come riporta il sito dell’Adnkronos – ho ritenuto opportuno fare chiarezza”.
Quindi, parlando più specificatamente della disposizione del 3 gennaio scorso, Pregliasco spiega: “E’ nata in un contesto di particolare emergenza, determinata dalla allora crescente pressione sull’attività ospedaliera, causata dalla quarta ondata dell’emergenza Covid. In quella situazione, in qualità di direttore sanitario avevo il dovere di garantire il mantenimento dell’attività chirurgica e di ricovero non procrastinabile, nonché dell’attività di pronto soccorso”. Di conseguenza, “solo per 2 settimane”, come precisa Pregliasco, “Alcuni interventi non urgenti dei pazienti più fragili sono stati rinviati. Tra i pazienti più fragili ho valutato, ancorché non previsto, di includere, tra gli altri, anche coloro che non erano in possesso del Green pass rafforzato, ciò per proteggere da un’eventuale infezione proprio i soggetti vulnerabili che più facilmente la contraggono e per non rischiare di vedere crescere l’occupazione dei letti in terapia intensiva”.
PREGLIASCO E LA CIRCOLARE DEL GALEAZZI: “ORA E’ DECADUTA”
Pregliasco ci tiene a precisare che tale disposizione sia ora “decaduta, avendo dato indicazioni in merito e assumendomi la responsabilità di aver preso a suo tempo una decisione ora non più necessaria vista l’attuale situazione epidemiologica”, e aggiunge che “Le nostre liste d’attesa rispecchiano unicamente il requisito di urgenza clinica e chirurgica, seguendo la normativa vigente, nella più totale trasparenza”.
Pregliasco conclude dicendosi dispiaciuto sinceramente “per i disagi arrecati ad alcuni nostri pazienti, non per nostra volontà, ma a causa dell’emergenza verificatasi 2 settimane fa, e ho già dato disposizione perché siano ricontattati per riprogrammare gli interventi”.