Amico, produttore discografico, compagno di incursioni provocatorie e un po’ situazioniste sul palcoscenico di Sanremo, e non solo:questo e tanto altro è Boss Doms per Achille Lauro, una delle coppie artisticamente più interessanti del panorama musicale italiano e su cui tanto si è scritto negli ultimi anni, a partire dal botto fatto proprio sul palcoscenico del Teatro Ariston e dal bacio che aveva scandalizzato qualcuno con Lauro vestito da sposa. Ma cosa sappiamo della loro amicizia e del modo con cui è nata?
Edoardo Manozzi, nome di battesimo di Boss Doms e Lauro De Marinis, come è noto all’anagrafe il rapper e cantautore Achille Lauro, si conoscono oramai da tanti anni e nel corso di una simpatica intervista concessa a “Le Iene” il primo ha raccontato una volta per tutte, e per filo e per segno, quando è nato il loro sodalizio. “Ci siamo conosciuti in chiesa quando avevamo sette anni” ha rivelato infatti Boss Doms, stupendo il suo intervistatore e confermando che non si trattava di una provocazione: o, per meglio dire, più che conosciuti… si sono riconosciuti dal momento che Lauro aveva notato in Edoardo un dettaglio di stile che poi li avrebbe accomunati in futuro nel corso delle loro performance artistiche, ovvero l’uso dello smalto per le unghie delle mani.
L’AMICIZIA TRA BOSS DOMS E ACHILLE LAURO: “DOPO LA SEPARAZIONE SIAMO ANCORA FRATELLI”
“Il primo a mettere lo smalto tra me e lui? Io!” ha comunque tenuto a precisare Boss Doms, spiegando che sull’aneddoto del loro incontro in chiesa forse però sarebbe meglio glissare. “Comunque siamo entrambi artefici del nostro successo e se ho deciso poi di lasciarlo era perché avevo bisogno di esprimere me stesso” ha poi aggiunto il 33enne chitarrista originario di Roma precedendo le domande del suo intervistatore in merito alla fine del loro duo. “Non siamo rimasti amici, ma fratelli” ha tagliato corto, chiarendo che il loro legame a livello umano è immutato nonostante il diverso percorso intrapreso a livello artistico da qualche tempo.
I due, come è noto, prima di diventare un vero e proprio sodalizio avevano già collaborato in passato: da lì la decisione di fare un disco assieme: “Ci vogliono due persone cardine, scegliendo anche la beat di altri, magari: uno che parla e uno che suona” aveva raccontato Boss Doms, spiegando di aver abbracciato anche il genere del rap e l’hip hop proprio grazie ad Achille Lauro. Un lungo percorso che li ha portati tempo dopo alla ribalta di Sanremo, con l’apice di quella “Rolls Royce” che fu un vero e proprio pugno nello stomaco per pubblico e critica, senza annoverare la scena del bacio: “Lì abbiamo deciso di portare tutto quello che facevamo nei live, concentrato però in 5 minuti di brano” ha detto Boss Doms. “E ci hanno detto di tutto…!”.