Corrado Alunni è morto all’età di 74 anni a Varese: era un ex brigatista. In un primo momento, come riportato da Ansa, della prima ora, fu un componente delle Brigate Rosse della prima ora, dalle quali poi si distaccò per dare vita prima alle Rosso Brigate comuniste e poi alle Formazioni comuniste combattenti. Dopo essere stato uno degli esponenti più di rilievo della Lotta Armata negli Anni di Piombo, si era successivamente dissociato nel 1987.
La dissociazione arrivò al culmine tuttavia soltanto dieci anni dopo con la firma insieme ad altri 62 ex terroristi di uno storico appello che aveva l’obiettivo di mettere un punto alla «Storia infinita» degli Anni di piombo e dunque di aprire la strada a «una democrazia matura, una classe politica e una Repubblica che vogliano davvero rinnovarsi», come si leggeva nel documento. “Era una persona generosa e moralmente retta. Un operaio che come molti altri della sua generazione fece quella scelta”, così lo ha ricordato l’esperto Davide Steccanella.
Corrado Alunni è morto: era ex brigatista protagonista della maxi-fuga da San Vittore
Uno degli episodi per cui maggiormente Corrado Alunni balzò agli onori della cronaca è il tentativo di fuga dal carcere di San Vittore insieme a Renato Vallanzasca, ad Antonio «Pinella» Colia e ad altri detenuti avvenuto il 28 aprile 1980. Durante l’ora d’aria presero in ostaggio un brigadiere e tentarono di farsi condurre verso l’uscita, ma vennero fermati e ebbe inizio una sparatoria, che si concluse fuori dalle mura. Alunni alla fine venne nuovamente arrestato e, complice la tentata evasione, la sua pena divenne di oltre 50 anni.
Due anni dopo la dissociazione, nel 1989, l’ex brigatista ottenne per la prima volta la semilibertà e ottenne il permesso di lavorare: gli venne affidato l’incarico di catalogare materiale didattico dalla Enaip, il centro di formazione professionale delle Acli, di Bergamo. L’inizio di una nuova vita, che quest’oggi si è conclusa con la morte, avvenuta a Varese.