C’è grande attesa per l’arrivo di Drusilla Foer sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2022 nei panni di co-conduttrice al fianco di Amadeus. In una intervista a Fanpage.it, l’elegante e nobile donna ha svelato chi è davvero: “C’è uno scarto tra ciò che è mostrato e ciò che è percepito. Drusilla Foer è un personaggio che cerca di raccontare delle storie croccanti e taglienti ma imprescindibili da una riflessione più profonda. Chi sono davvero? Una persona che contiene molta più verità di quello che si pensi”, ha spiegato.
Era il 2017 quando svelò di sognare di essere una valletta a Sanremo. Adesso il suo ruolo sarà di co-conduttrice: “Ma io non disdegno assolutamente il ruolo di valletta ancora oggi, si figuri. Da piccina il mio sogno era quello di fare l’assistente del mago: quelle bionde tutte scosciate che porgono una sega con la grazia e l’entusiasmo con cui si porgono dei fiori”, ha commentato Drusilla. Lei tuttavia ha spiegato di volersi sottrarre a qualsiasi responsabilità legata alla sua presenza sul palco Ariston: “L’unica responsabilità che ho è la lealtà verso il mio pensiero. Se, esprimendo il mio pensiero, posso dare voce all’inclusività e al mondo Lgbt, di cui sono onoratissima di essere una bandiera, sono contenta”. Infine sulla scalinata che l’attende ha commentato: “Farò di tutto per fare del mio meglio, se poi casco si occuperanno di me”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Drusilla Foer e le polemiche di Pillon alla vigilia di Sanremo
Drusilla Foer deve ancora salire sul palco del Festival di Sanremo 2022 che già fa discutere. L’alter ego dell’attore Gianluca Gori, figlia di un diplomatico, cresciuta da bambina a Cuba, poi trasferitasi in giovane età a New York vendendo abiti usati a Andy Warhol e Bruce Springsteen, e adesso anziana e ricca vedova fiorentina. Drusilla è finita nel mirino del senatore leghista Pillon, secondo cui Amadeus avrebbe fatto meglio ad invitare un padre di famiglia. Ironica e pungente come sempre la risposta di Drusilla: “Era una bella idea anche mettere un nonno, una zia, ma il proprio pensiero non può essere sostitutivo del pensiero di un altro. Mi aspettavo la polemica. Ricordo negli anni ’70 Leopoldo Mastelloni, Paolo Poli…Incasellare ciò vediamo ci dà la sensazione di avere tutto sotto controllo. Se fossi stata una Drag Queen sarebbe stato più semplice: finché si vede un’estremizzazione, riusciamo a prendere le distanze, mentre per certe persone un’interpretazione è meno comprensibile. Ma io tendo a pensare che un artista prima lo si ascolta, poi si esprime un’opinione“.
Drusilla Foer: “Amadeus? I bruttacchioli mi sono sempre piaciuti”
Ma cosa farà Drusilla Foer all’Ariston? Queste le sue parole: “Cercherò di divertirmi, poi mi agiterò, poi mi passerà. Annuncerò i cantanti. Adorerò dire “dirige Beppe Vessicchio”. Purtroppo, non si usa più leggere la sintesi della canzone: “Una ragazza si trova nel vortice conflittuale della vita, ma ne uscirà con l’amore”. Canterò se proprio è necessario e molto criticherò Amadeus, lo stuzzicherò“. Forse Drusilla dovrà edulcorare il suo registro linguistico: ““Che pa…e” si può dire a Sanremo? Starò attenta, il festival deve essere un luogo di esempio. Sì, forse mi ha convinta: non ne dirò“, dice all’intervistatore de Il Corriere della Sera. La sensazione comunque è che Amadeus farà fatica a contenerla: “Se ci proverò con lui? A me i bruttacchioli sono sempre piaciuti, amo il nasone. E di un uomo mi seducono gentilezza, cortesia, galanteria. Quindi, lui mi ha in pugno“.