Caro Achille Lauro,
e se là fantasia di Dio vincesse ancora? Il noto gesto del cantante richiama un’altra storia. Dal finale imprevedibile.
Da giovane recitavo nel Piccolo teatro della mia città e, prima dello spettacolo, tradizione voleva invocassimo San Genesio, patrono di mimi e attori. Singolare la sua storia che riporto per riconoscenza e ad edificazione di tutti. “Genesio, mimo e comico di corte a Roma durante l’impero di Diocleziano venne invitato assieme ai compagni, dallo stesso imperatore, a imitare in forma burlesca il Battesimo cristiano. Genesio, pertanto, finse di essere un uomo in fin di vita che chiede il battesimo sul letto di morte. Ma quando l’acqua battesimale toccò la fronte di Genesio, questi ebbe una visione per cui si convertì realmente al Cristianesimo e accolse il Battesimo, iniziato come una farsa, come il suo vero battesimo. Sempre per farsa venne poi catturato dalle guardie, portato di fronte all’imperatore e accusato di appartenere ad una religione illecita, ma qui, narra l’agiografia, Genesio fece pubblico atto di fede cristiana, accusandosi davanti a Diocleziano. Diocleziano, quando comprese che la farsa era finita, fece flagellare Genesio e lo fece decapitare. Durante le pene del martirio Genesio andava ripetendo: “Non vi è altro Dio all’infuori di quello che io ebbi la fortuna di conoscere. Io non adoro né servo altro che lui: a lui solo starò sempre unito, dovessi anche soffrire mille morti”.
Davvero Incredibile. Pare che la storia si ripeta. Facile il paragone: la corte Sanremese dell’imperatore, l’asservimento al pensiero dominante del potere, il finto battesimo per burla, scherniti e perseguitati i cristiani, ora come allora. E Genesio? Ahi, ahi, sarebbe il nostro Achille. L’offesa pare estrema e trasgressiva, invece è mascherata schiavitù.
Ed ecco l’improvvisa entrata nella scena di una pazzesca libertà, dal mimo, dal potere e dalla morte. Dio entra e prende ciò che è suo. Cioè il cuore di quell’uomo.
Quindi attento, caro Achille, la fantasia e, potremmo dire persino, l’ironia di Dio superano qualsiasi scherzo e scherno. Lui sì, trasforma ogni nostro gesto in qualcosa di eterno e trascendente e compie il desiderio profondo di essere guardati, cioè amati, che è all’origine di ogni trasgressione.
Martino Frizziero
Coordinatore Liceo Scientifico Bruni – Padova