Tre manifesti a Ebbing, Missouri, film di Rai 3 diretto da Martin McDonagh
Tre manifesti a Ebbing, Missouri sarà trasmesso dalle ore 21,20 di oggi, 4 febbraio, su Rai 3. La protagonista è Frances McDormand per un film con una trama stupenda per un cast che gira alla perfezione grazie al direttore di scena Martin McDonagh che ha anche scritto trama e sceneggiatura del film. McDonagh è in realtà un regista teatrale che, grazie al suo occhio, nel cinema, nelle sue rare presenze, ha dato contributi davvero interessanti. Tra questi ricordiamo ‘In Bruges – La coscienza dell’assassino’, con Colin Farrell, un debutto su grande schermo che gli portò la nomination come Miglior sceneggiatura, per poi proporre la sua tecnica dietro la cinepresa in ‘7 psicopatici’, sempre con Colin Farrell e Sam Rockwell che ritroveremo anche nel nostro film, nel 2013 candidato come Miglior film britannico ai British Academy Film Awards.
La sostanza porta alla qualità e in ‘Tre manifesti a Ebbing, Missouri’, la signora Coen, che ha saputo camminare da sola nel cinema senza il supporto del famoso regista Joel, che l’ha diretta in ‘Ave, Cesare!’ e recentemente nella tragedia ‘Macbeth’ al fianco di Denzel Washington, ha dato davvero tanto spessore a questa pellicola. Davvero brava Frances McDormand che assieme a Woody Harrelson nel ruolo dello sceriffo Bill Willoughby, hanno creato una coppia che anche il marito Joel Coen avrebbe volentieri diretto in questa pellicola che si affina al suo stile.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri: la trama: la storia di Mildred
Leggiamo la trama di Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Mildred Hayes vive sola, divorziata, assieme al figlio Robbie. Aveva un’altra figlia, Angela, bruciata viva dopo essere stata violentata ma senza ricevere giustizia, senza che la polizia andasse davvero sino in fondo a questo caso, soprattutto lo sceriffo Bill Willoughby. La donna, disperata, sulla strada di casa vede tre cartelloni pubblicitari non più usati e decide di sfidare lo sceriffo e l’opinione pubblica affiggendo tre grandi manifesti su ognuno dei quali c’è parte di un messaggio rivolto alla comunità; ‘Stuprata mentre stava morendo’, ‘E ancora nessun arresto’ e sul terzo ‘Come mai, sceriffo Willoughby?’. Ora non è più il momento della compassione, ma quello di rimboccarsi le maniche e per la polizia darsi da fare per risolvere questa ingiustizia.