Tre italiani su quattro avrebbero preferito una scelta diversa dal Mattarella-bis: questo quanto rilevato dai sondaggi politici di Termometro Politico. A una settimana dalla fumata bianca per la rielezione del capo dello Stato, il dibattito si è spento ma non mancano gli spunti. Solo il 23% degli intervistati, infatti, promuovono la scelta. Il 20,5% crede sia stata la decisione più saggia, è la persona giusta al Quirinale, mentre il 2,5%, pur non stimandolo particolarmente, considera corretta la sua riconferma.
Come dicevamo, oltre il 75% degli intervistati avrebbe preferito diversamente. Secondo i sondaggi politici di TP, il 46,7% conferma la stima nei confronti di Sergio Mattarella ma la politica avrebbe dovuto fare una scelta più innovativa, eleggendo una persona nuova. Il 29%, composto da detrattori del capo dello Stato, è dello stesso parere. Il restante 1,3% ha preferito non rispondere al quesito.
SONDAGGI POLITICI: I DATI DI TP
Passiamo adesso ai sondaggi politici legati alle intenzioni di voto degli italiani. In vetta alla classifica troviamo ancora una volta Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni si attesta al 21,9%. Subito dietro spazio al partito Democratico: i dem di Enrico Letta si attestano al 20,5%. La Lega non va oltre il 18,7%, mentre il Movimento 5 Stelle è bloccato al 14,4%. Forza Italia è quotata al 7,5%, mentre la federazione Azione/+Europa si porta al 4%. La Sinistra è al 3,1%, seguita da Italia Viva (2,7%), Verdi (1,8%) e Pc (1%).
Torna a crescere la fiducia degli italiani nei confronti di Mario Draghi: il gradimento nel premier si attesta al 52,6%. Per la precisione, il 21,7% ha molta fiducia, mentre il 30,9% abbastanza. Il 46,3%, invece, non ha fiducia: il 18,2% ne ha poca, il 28,1% per nulla. Infine, una battuta sull’ipotesi dell’elezione diretta del presidente della Repubblica: il 67,6% è a favore; per il 39,4% andrebbero dati maggiori poteri, mentre per il 28,2% i poteri dovrebbero rimanere quelli attuali. Il 29,3% invece è del parere opposto: meglio che l’elezione rimanga prerogativa del Parlamento.