La Lega continua la sua battaglia sul green pass. Il Carroccio, tra i partiti di maggioranza meno intransigenti sul certificato verde, chiede la rimozione della misura dal 31 marzo 2022. Questo quanto contenuto dall’emendamento presentato da Claudio Borghi e firmato da tutti i componenti leghisti della Commissione Affari Sociali della Camera.
«Le disposizioni in materia di certificazioni verdi Covid-19 sono abrogate a decorrere dalla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 30 gennaio 2020», così recita l’emendamento della Lega sul green pass, come riportato dai colleghi de Il Fatto Quotidiano. Un orientamento che cozza con le intenzioni del governo guidato da Mario Draghi…
Emendamento Lega: “Green pass via dal 31 marzo”
Come vi abbiamo raccontato, il governo ha in mente di eliminare gradualmente le restrizioni nel periodo che va da marzo a giugno, partendo con lo stop all’obbligo di green pass per gli esercizi all’aperto, ovvero ristoranti, bar e circoli sportivi. La Lega però è di un altro avviso: secondo quanto previsto dall’emendamento di Claudio Borghi, già da marzo il certificato verde non esisterebbe più. Questa l’analisi dell’esponente leghista ai microfoni de Il Fatto Quotidiano: «Se non c’è più emergenza, non c’è più bisogno di una legislazione emergenziale anche perché rischiamo di mettere in ginocchio la stagione turistica di Pasqua: se nel mondo non hanno più il pass, non si capisce perché dovremo continuare a tenerlo noi». L’obiettivo di Borghi è quello di trovare una maggioranza trasversale in Parlamento in caso di no dell’esecutivo, ricordando che è già stato possibile approvare emendamenti di buon senso nonostante il no del ministro della Salute, Roberto Speranza. Attesi aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni, ma il Carroccio è pronto a dare battaglia: il prossimo dossier a scatenare il dibattito all’interno della maggioranza potrebbe essere quello relativo al certificato verde…