Vittorio Sgarbi torna a Dedicato e finisce per seminare polemiche parlando del Festival di Sanremo 2022 e di alcuni dei protagonisti. «Drusilla Foer è il vero Achille Lauro». Fin qui niente di male, ma poi arriva ad attribuire la “nascita” a Nunzia De Girolamo, dimenticando che Drusilla Foer aveva ottenuto notorietà su YouTube e che, prima di partecipare a ‘Ciao Maschio’, era approdata in tv nel 2012 a ‘The Show Must Go Off’ di Serena Dandini e aveva partecipato nel 2017 a StraFactor e nel 2018 a CR4 – La Repubblica delle Donne. Ma il “meglio” deve ancora arrivare: «È un personaggio riuscito, è una versione più elegante e meno sciatta dal punto di vista dell’immagine di Platinette». A proposito, invece, di Achille Lauro: «Lui è formidabile e divertente come performer, ma non si capisce perché debba andare nudo e tatuato a Sanremo. Fa il personaggio, ma se sei a Sanremo devi cantare».
Ecco, a Vittorio Sgarbi non è andata giù «tutta questa gente nuda. Quello che ha vinto, che mi pare sia eterosessuale, era vestito di pizzo, forse perché voleva dialogare con Saviano». Il riferimento probabilmente a Blanco. Si va avanti tra le risate dei presenti, a partire dalla conduttrice Serena Autieri: «Incredibile che a Sanremo l’unica donna fosse un uomo. C’era un’altra donna, Iva Zanicchi, che ha fatto una canzone normale rivolta ad un uomo, ma è un’altra generazione», ha proseguito Vittorio Sgarbi. In questo caso deve aver dimenticato Ornella Muti, Lorena Cesarini, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli…
SGARBI ESAGERA, MA SERENA AUTIERI…
«C’era uno, tutto vestito male, che cantava La bambola essendo un uomo», ha aggiunto Vittorio Sgarbi a Dedicato. Il riferimento è a Dargen D’Amico. Ma ne ha anche per Michele Bravi: «Poi c’era quell’altro, che cantava la canzone di Battisti, che si chiama Bravi, tutto femmina». Reazione? Risate. Poi Serena Autieri prova a intervenire, ma la pezza è peggio del buco: «Non si può dire… Adesso i cantanti hanno un po’ questo modo di vestirsi in maniera stravagante». Il concetto è stato ribadito anche in seguito e per fortuna Serena Autieri dà cenni di rinsavimento: «Non c’è niente di male», ha detto infatti quando Vittorio Sgarbi ha rilanciato «Michele Bravi molto elegante, tutto femmina».
Ha gradito invece l’eleganza di Noemi, paragonata alla Venere di Botticelli e apprezzata anche perché «non c’è quella volontà di dover scandalizzare, ma una naturale eleganza». Pur riconoscendo la bravura di Blanco e Mahmood (pensate un po’, ndr), Vittorio Sgarbi guardando un frame della loro esibizione al Festival di Sanremo ha pensato di citare L’urlo di Munch. «Questi due che cercano di baciarsi vanamente. Non capisco perché due che vanno a cantare devono stringersi, toccarsi… canta e basta». Infine, su Jovanotti ha rivelato: «Ho una naturale antipatia perché ha scritto una canzone contro di me nel 1992 perché gli stavo sulle scatole, ma quel dialogo con Morandi era molto riuscito e aveva eleganza».