La classifica continua a piangere per Genoa e Salernitana che nello scontro diretto non vanno oltre l’1-1. Un pareggio che non serve a nessuna delle due squadre, sempre più inchiodate agli ultimi posti e ben lontane dalla zona salvezza. Mancano 13 giornate alla fine del campionato ma a questo punto sia gli uomini di Colantuono che quelli di Blessin avrebbero bisogno di un miracolo per rimanere in Serie A, visto che davanti le dirette rivali hanno iniziato a correre. Accade tutto nella prima frazione di gioco, quando l’arbitro Di Bello annulla il gol di Portanova che era partito in fuorigioco sul tocco di Destro. Sarà proprio il numero 23, poco dopo, a sbloccare la contesa sullo splendido suggerimento di Ekuban facendo esplodere la Gradinata Nord del Ferraris. Nel recupero il Grifone passa in una manciata di secondi dalla mancata gioia per il raddoppio sfiorato alla delusione cocente per il pareggio siglato da Bonazzoli che rimette in carreggiata gli ospiti. Nella ripresa sale in cattedra Sepe che prima salva sull’ex-attaccante di Siena, Roma e Bologna – lamentando inoltre una trattenuta di Dragusin ai suoi danni che non viene però punita dal direttore di gara, visto che non gli ha impedito di calciare – e poi fa buona guardia sul tentativo di Badelj deviando il pallone sul palo (azione in ogni caso viziata da Gudmundsson che era in offside). Dall’altra parte Sirigu non si fa sorprendere dalla conclusione tesa di Perotti che a ridosso del novantesimo aveva provato a ribaltarla. Al triplice fischio nessuno ha voglia di festeggiare, tutti sono consapevoli che con questo risultato la permanenza nella massima categoria si allontana sia per i padroni di casa che per gli ospiti.
VIDEO GENOA SALERNITANA 1-1, LE DICHIARAZIONI
Il primo a parlare in casa Genoa è il capitano, Stefano Sturaro: “Siamo arrabbiati per il pareggio, oggi era troppo importante strappare i 3 punti, mancano ancora 13 partite alla fine del campionato e dobbiamo vincerne il maggior numero possibile, grazie al nostro atteggiamento i tifosi sono tornati a sostenerci, venderemo cara la pelle anche per loro. Il nuovo mister ci ha praticamente resuscitati, non avevamo più un’anima né un’identità, anche perché da luglio fino agli ultimi di gennaio abbiamo solo perso tempo. Adesso io e i miei compagni scendiamo in campo con il sangue negli occhi perché crediamo ancora nella salvezza, chi non la pensa così farebbe meglio ad andarsene”. Stefano Colantuono non vuole farsi troppe illusioni: “Se la condizione dei giocatori arrivati a gennaio continuerà a crescere sicuramente ne trarremo dei benefici, ma non abbiamo più molto tempo a disposizione, mancano 13 giornate alla fine del campionato e ci sarà solamente un’altra sosta a fine marzo. Abbiamo fatto la nostra partita e cercato i tre punti fino al triplice fischio, potevamo anche ottenere qualcosa di più, ci è mancato il guizzo davanti alla porta. In ogni caso non è facile vincere in casa del Genoa, squadra che ha gli stessi nostri problemi, anche loro come noi stanno cercando disperatamente di rimanere aggrappati alla Serie A e questa gara era una sorta di ultima spiaggia”.
VIDEO GENOA SALERNITANA 1-1, IL TABELLINO
GENOA-SALERNITANA 1-1 (1-1)
GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Vanheusden, Maksimovic, Vasquez (58’ Cambiaso); Sturaro, Badelj (80’ Piccoli); Ekuban, Portanova (58’ Rovella), Yeboah (67’ Melegoni); Destro (67’ Gudmundsson). All. Alexander Blessin.
SALERNITANA (4-3-2-1): Sepe; Mazzocchi, Dragusin, Fazio, Ranieri; Coulibaly, Radovanovic (74’ Kastanos), Ederson (62’ Perotti); Bonazzoli (74’ Ribery), Verdi (82’ Zortea); Djuric (82’ Mikael). All. Stefano Colantuono.
ARBITRO: Marco Di Bello (Sez. di Brindisi).
AMMONITI: 53’ Sturaro (G), 60’ Badelj (G), 63’ Mazzocchi (S), 66’ Rovella (G), 75’ Dragusin (S).
RECUPERO: 3’ pt, 3’ st.
MARCATORI: 32’ Destro (G), 45’+1’ Bonazzoli (S).
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