Ritardi su ritardi per il vaccino Novavax, Maria Rita Gismondo è tranchant. La celebre virologa è intervenuta sulle pagine de Il Fatto Quotidiano e ha citato l’Aida per parlare delle attività «annunciate come imminenti, ma mai iniziate». Il farmaco “per i no vax” è dato in arrivo da diverso tempo, ma gli scogli non sono di certo mancati…
Dopo un lungo silenzio sulla disponibilità, Maria Rita Gismondo ha ricordato che il vaccino sarebbe dovuto essere disponibile lo scorso giugno, poi il nuovo rinvio a inizio febbraio. Ma “a oggi si parla di un nuovo slittamento”, ha rimarcato la direttrice di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di Milano: “Eppure l’Ema lo ha autorizzato il 21 dicembre 2021 e l’Aifa il giorno dopo, come vaccino per le somministrazioni delle prime dosi e dunque non per i richiami, per i soggetti con età uguale o superiore a 18 anni”.
MARIA RITA GISMONDO SUL VACCINO NOVAVAX
Maria Rita Gismondo ha poi presentato il vaccino Novavax, elencando le sue proprietà e la sua importanza nel contrasto alla pandemia, ricordando che si parla di una efficacia di circa il 90 per cento nel prevenire la malattia sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. L’esperta ha successivamente citato le ultime dichiarazioni del direttore generale Aifa Magrini, con l’annuncio dell’arrivo delle dosi il 24 febbraio, una data che se rispettata renderà disponibile i farmaci a marzo. Ma Maria Rita Gismondo ha affrontato anche un altro aspetto, legato alle sanzioni previste a chi sprovvisto di green pass perché non vaccinato: “L’obbligo di super green pass anche nel luogo di lavoro, ha data 15 febbraio. Quanti si sarebbero vaccinati senza incorrere nelle sanzioni se Novavax fosse stato disponibile tempo fa?”.