Oggi, martedì 15 febbraio 2022, è il giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo di super green pass per i lavoratori over 50, ma la sinistra deve fare i conti con il giudizio tranchant di Paolo Gentiloni. La linea rigorista di Roberto Speranza e, più in generale, del governo guidato da Mario Draghi ha creato qualche malumore e attenzione alle dichiarazioni del commissario europeo agli Affari economici…
Intervenuto ai microfoni di alcuni giornali tedeschi, per la precisione del Funke Mediengruppe, l’esponente del Partito Democratico non ha usato troppi giri di parole: «La discussione sulla vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19 era giustificata mesi fa. Ma non credo che ora sia il momento di discutere di vaccini obbligatori». Insomma, una bocciatura che spegne gli entusiasmi di una certa parte di politica italiana.
Gentiloni boccia l’obbligo vaccinale, poi la rettifica
Le parole di Paolo Gentiloni non sono passate inosservate a Giorgia Meloni, che ha colto la palla al balzo per lanciare una frecciatina al governo. In un post Twitter, la leader di Fratelli d’Italia ha evidenziato: «Il Commissario Europeo Paolo Gentiloni manda in soffitta l’obbligo vaccinale. Vale anche in Italia? Come mai i media italiani non riportano la notizia?». Sui social network si è riacceso il dibattito sull’utilità dell’obbligo vaccinale e, per arginare le polemiche, lo staff di Gentiloni ha tenuto a effettuare delle precisazioni sul giudizio dell’ex premier: «In un’intervista rilasciata il 10 febbraio a un gruppo di testate europee è stato chiesto al Commissario Gentiloni se considerava necessario un obbligo generale di vaccinazione in Europa. Il Commissario ha ricordato di non essere contrario al principio della vaccinazione obbligatoria, osservando come egli stesso, da premier italiano nel 2017, avesse introdotto l’obbligo di vaccinazione contro il morbillo». E ancora, riporta l’Ansa: «Gentiloni ha poi sottolineato che il trend positivo della pandemia nei paesi europei fosse chiaramente legato ai rispettivi tassi di vaccinazione e ricordato come questo sia compito di ciascun governo. È in pieno accordo, dunque, con le decisioni prese dal Governo Italiano in materia».