Non ci saranno più concerti di Sinead O’Connor, né prossimamente né mai. Lo ha detto la stessa cantante irlandese con un tweet precisando che le voci al proposito di un suo ritorno alle esibizioni nel corso dell’anno o l’anno prossimo sono errate: “Non ci sarà mai più niente da cantare”. La notizia giunge dopo la celebrazione del funerale del figlio Shane, morto suicida a soli 17 anni. E’ ovvio che in un momento così tragico chiunque direbbe la stessa cosa, la O’Connor è poi nota per i continui cambiamenti di pensiero, visto il suo stato di salute, caratterizzato da un profondo disagio mentale. Shane è stato trovato morto dopo che era fuggito dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, anche lui per gravi disturbi mentali. Inizialmente la madre aveva pubblicato alcuni tweet, che poi ha rimosso, in cui accusava i responsabili dell’ospedale di non averlo sorvegliato in modo adeguato: “Come è potuto sparire un giovane traumatizzato diciassettenne che era sotto la guardia del suicidio nel quartiere Lynn dell’ospedale di Tallaght???” aveva postato su Twitter. Il giovane aveva già tentato due volte di uccidersi.
ADDIO ALLE SCENE
Le conseguenze del tragico episodio non si sa che cosa possano causare nella donna, gravemente malata. Lei stessa ha detto che a tavola a casa sua ha apparecchiato un posto per il figlio che è sempre “molto presente”. Il funerale del giovane si è tenuto lo scorso 15 febbraio con una cerimonia indù: “Abbiamo appena detto addio al nostro bellissimo angelo, Shaney. Una cerimonia indù molto bella. Shane l’avrà adorata. Cantava sempre Om. Shanti. Gli ho messo alcuni pacchetti di sigarette nella bara nel caso in cui non ce ne fosse nessuno in paradiso. Anche lui l’avrà amato. Om. Shanti” ha scritto la madre, in modo alquanto inquietante. Nel suo ultimo post, Sinead O’Connor ha allegato il video di una musica tradizionale irlandese molto popolare, Caoineadh Cu Cúchulainn, ispirata a una figura mitologica irlandese, un re che uccise il proprio figlio perché non lo aveva riconosciuto, scambiandolo per un ladro. Una scelta, anche questa, inquietante, quasi la cantante si sentisse responsabile della morte del figlio.