Si torna a parlare dell’omicidio di Yara Gambirasio e di Massimo Bossetti negli studi di Iceberg, noto programma in onda su Telelombardia tutti i giovedì sera. Marco Oliva ha intervistato in esclusiva Agostino Comi, fratello della moglie di Bassetti quindi cognato dello stesso condannato, e si è tornati ad affrontare la questione dei reperti del Dna, dopo che il tribunale di Bergamo ha rimandato al mittente nuovamente la richiesta, da parte dei legali dell’ex muratore, di esaminare gli stessi.
Sono parole senza dubbio forti quelle di Agostino Comi, in quanto, secondo lo stesso, “il vero colpevole” che ha ucciso la povera Yara Gambirasio, trovata cadavere in un campo il 26 febbraio del 2011, 11 anni fa, sarebbe ancora libero. Dopo tutti questi anni non si riesce ancora a mettere la parola fine alla vicenda, “Per me perché non lo hanno ancora trovato il colpevole. E’ ancora in giro”, racconta lui.
MASSIMO BOSSETTI, IL COGNATO: “PERCHE’ NON CI FANNO ANALIZZARE I REPERTI?”
Sulla questione della negazione dell’analisi dei reperti, il cognato di Bossetti aggiunge: “Me lo ha detto mia moglie, per noi è stata una cosa veramente assurda perché perlomeno sapere se si possono ancora fare nuovi esami a noi sembra una cosa del tutto naturale. Invece sembra che sia una cosa talmente difficile… È una cosa assurda – ribadisce Agostino Comi – non darci la possibilità di verificare se ci sono ancora perlomeno questi reperti di dna e il loro stato”.
L’uomo non riesce quindi a spiegarsi “il muro” che i giudici hanno opposto ai legali del muratore di Mapello, aggiungendo di avere la sensazione di come se ci fosse “qualcosa di veramente grosso” che non può venire alla luce. Ricordiamo che Bossetti è stato condannato all’ergastolo in via definitiva dopo primo grado, Appello e Cassazione, ma gli avvocati hanno sempre sostenuto l’innocenza del loro assistito e di conseguenza sono convinti che il caso debba riaprirsi. La prima istanza riguardante i reperti era stata presentata a giugno 2021, ma la Corte d’Assise di Bergamo l’aveva già respinta.