Aka7even ha ottenuto la popolarità grazie alla partecipazione alla scorsa edizione di “Amici“, dove ha messo in mostra non solo le sue doti vocali ma anche il suo talento da cantautore. Nonostante sia ancora giovanissimo, lui ha accettato con coraggio di misurarsi anche in una vetrina importante come quella del Festival di Sanremo dove ha ottenuto riscontri positivi anche da parte degli addetti ai lavori.
Luca, questo il suo vero amore, desidera avere un rapporto il più possibile trasparente con i suoi fan ed è per questo che recentemente ha voluto raccontare una brutta esperienza che lui ha vissuto in prima persona quando era solo un bambino. A 7 anni, infatti, è stato colpito da un’encefalite, che lo ha fatto finire in coma. Riprendersi non è stato semplice, ma fortunatamente quel periodo ora è solo un cattivo ricordo.
Aka7even e l’encefalite che lo ha fatto finire in coma a 7 anni: la sua difficile esperienza
Ospite di Silvia Toffanin a ‘Verissimo‘, Aka7even ha raccontato quanto la malattia che gli era stata diagnosticata da bambino lo abbia segnato: il giovane cantante è infatti finito in coma a causa di una crisi epilettica causata da un virus che aveva attaccato il suo cervelletto. I medici non avevano dato grandi speranze ai suoi genitori, ma fortunatamente tutto si è poi risolto per il meglio.
“È durato sette giorni, da qui il titolo del mio libro che si rifà alle “7 vite” dei gatti – ha raccontato -. Il risveglio sarebbe stato impossibile, tanto che i dottori chiesero già ai miei genitori l’approvazione per staccare la spina. Dissero a mia madre che c’era comunque un periodo di tempo oltre il quale sarebbe stato impossibile il risveglio e comunque, se mi fossi svegliato, avrei avuto degli handicap”.
Non sono mancati i problemi anche con gli amici di sempre: “Dopo il coma è stato terribile. Il primo giorno di scuola tutti i miei amici mi deviavano, pensavano che potessi infettare. Da lì è partita la mia solitudine. Questo mi porta ad avere una mentalità un poì bambina e fa emergere le mie fragilità. Io oggi ho una sola paura, di rimanere solo nella mia vita, Ci ho messo cinque anni per riprendere i contatti con le persone. Ecco spiegati i miei comportamenti, le mie fragilità i miei pianti continui. Quando trovo una persona che mi accetta per quello che sono e riesce a farmi così bene al punto di amarla, ho paura di perderla”.