A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, è stata raccontata la vicenda di Anna, una donna che ha accettato di parlare in diretta venendo inquadrata di spalle e che è vittima di stalking da oltre 3 anni. Una situazione che è iniziata quando un amico di famiglia più grande di suo padre le ha dichiarato il suo amore, dopo avere appreso della sua separazione del marito. Anna l’ha rifiutato e da quel momento per lei ha preso il via un calvario che le sta lentamente distruggendo la vita, in quanto lei è perseguitata, minacciata e picchiata da quest’uomo, la cui età peraltro non è più verdissima (ha 78 anni).
Sono state 30 le denunce sporte dalla donna per stalking (e non solo), ma nei confronti di questo persecutore non è mai stato emanato neppure un provvedimento di allontanamento, non è cambiato nulla: “Le forze dell’ordine hanno accolto le mie denunce, ma si sono stancate anche loro, perché in Procura non hanno mai preso contromisure”, ha commentato con tangibile amarezza Anna. Come se non bastasse, il soggetto è stato colto in flagranza di reato per ben tre volte dalle autorità e ci sono anche le immagini registrate dalle telecamere di un supermercato che i carabinieri hanno acquisito e che testimoniano l’accaduto.
STALKING E BOTTE, LA VICENDA DI ANNA: “DA TRE ANNI VIVO UN INCUBO”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, gli episodi di stalking di cui è stata vittima la signora Anna hanno fatto indignare lo studio televisivo. La donna, dopo avere precisato che da tre anni si trova in un incubo vero e proprio, ha aggiunto: “Lui è stato rinviato giudizio e il processo non inizia mai. Di elementi, di prove, di testimonianze ce ne sono in quantità e sono schiaccianti. Cosa serve ancora per attivare qualche procedura, qualche provvedimento? L’ultima denuncia l’ho fatta pochi giorni fa, perché ancora oggi viene sotto casa mia a minacciarmi”.
Infine: “Sapete cosa mi è stato detto da alcune persone in caserma e da qualche legale? ‘Signora, che venite a denunciare sempre le stesse cose? Deve succedere qualcosa di più grave!'”.