“Quello che temono tutti è che possa scapparci l’incidente. Quando arrivi a quelle condizioni, basta poco per avviare una guerra alle porte dell’Europa. Questo è il tema più rilevante che deve toccare tutte le coscienze”: così Debora Serracchiani ospite a Oggi è un altro giorno sulla tensione tra Russia e Ucraina.
L’esponente del Partito Democratico ha analizzato il rischio di una terza guerra mondiale, legata anche alle richieste ucraine di entrare a fare parte della Nato: “La richiesta era già stata respinta una volta, ognuno cerca il pretesto per essere lì e dire la propria. Noi non possiamo tenere una posizione equidistante, perché c’è differenza tra un aggressore e un aggredito. L’Europa deve fare la propria parte e mettere a disposizione tutta la diplomazia, impedendo che questa situazione di tensione si trasformi in una guerra – ha spiegato Debora Serracchiani – l’Europa deve metterci il maggior impegno possibile”.
DEBORA SERRACCHIANI: “PANDEMIA? SERVE CAUTELA”
Nel corso del suo intervento nel salotto di Serena Bortone, Debora Serracchiani si è soffermata sulle strategie di contrasto alla pandemia: “Stiamo andando avanti con il rigore e con la gradualità che ci ha guidati fino a questo momento. Piano piano dobbiamo fare una valutazione sui dati scientifici: il governo sentirà il Comitato tecnico scientifico, se ci saranno le condizioni ci sarà un allargamento delle restrizioni”. L’ex governatrice del Friuli ha aggiunto: “Ma questo non significa liberi tutti: c’è gente fragile che ha bisogno della quarta dose, ci sono persone che non riescono a vaccinarsi per colpa di altre malattie e ci sono persone che non hanno completato il ciclo vaccinale. Il problema non è alle spalle, dobbiamo utilizzare la cautela adottata fino a qui: se c’è da aspettare, aspetteremo ancora un attimo. Non possiamo ricominciare come se nulla fosse”.