Il generale in congedo dell’Aeronautica Militare Vincenzo Camporini, già capo di Stato Maggiore della Difesa dal 2008 al 2011 e oggi consigliere dell’Istituto Affari Internazionali, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del quotidiano “Libero” (edizione in edicola oggi, venerdì 25 febbraio 2022, ndr), parlando della guerra iniziata dalla Russia in Ucraina. Per ora i combattimenti sono limitati alla nazione avente come capitale Kiev, dunque il pericolo di un conflitto internazionale è ridotto, ma “potrebbero verificarsi incidenti NATO-Russia in ambito aeronavale, cioè fra navi da guerra o aeroplani delle due parti in pattuglia lungo i confini, magari nel Mar Baltico o nel Mar Nero. In tal caso potrebbero esserci scontri non voluti”.
Si rischia la guerra atomica? “Francamente, la questione delle armi nucleari non la voglio nemmeno prendere in considerazione, il superamento della soglia nucleare è un qualcosa che è considerato impensabile. A quel punto sarebbe un’escalation. Il rischio di incidenti che possano degenerare è dovuto all’assenza, al momento attuale, di canali di comunicazione diretti fra i comandanti sul campo della NATO e i loro omologhi russi. Purtroppo, esistevano in passato, ma sono stati interrotti nel 2014, nel quadro delle sanzioni a Mosca dopo l’annessione della Crimea”.
GEN. CAMPORINI: “ESCLUDO CHE PUTIN VOGLIA OCCUPARE L’UCRAINA PER INTERO”
Il generale Camporini su “Libero” ha anche escluso l’ipotesi che Putin voglia occupare l’intero Paese, anche per ragioni storiche, che risalgono alla repressione e allo sterminio dei contadini locali da parte di Stalin nel 1930 e in seguito al sostegno di molti ucraini per gli invasori tedeschi nel 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale. La Russia potrebbe “tenere Mariupol e chiudere all’Ucraina perlomeno il Mar d’Azov, il piccolo bacino chiuso fra la costa orientale ucraina e la Crimea, ma non credo che i russi vogliano annettere anche Odessa, sebbene in quella
città ci sia una forte percentuale di popolazione filorussa. Odessa verrebbe occupata solo nel caso di un inglobamento dell’intera Ucraina, che però ritengo improbabile”.
Infine, sulla genesi dello scontro, Putin ha per anni protestato per l’espansione della NATO verso Est, ma l’Occidente non ha mai tenuto conto delle sue contestazioni: “Forse la diplomazia occidentale non sa mettersi nei panni degli altri – ha ammesso il generale Camporini –. È vero comunque che Putin, quando dice che non vuole la NATO sui confini russi, dimentica non solo che già da anni aderiscono all’alleanza Paesi limitrofi come la Polonia, l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, ma che fin dal 1949, dalla fondazione dell’alleanza, vi fa parte la Norvegia, che confina tuttora con la Russia nel lembo settentrionale della Scandinavia, vicino alla penisola di Kola”.