Dopo la notizia della villa del ‘600 acquistata dal microbiologo Andrea Crisanti, i vari “virologi star” che da due anni popolano i principali salotti tv, si sono sentiti in un certo qual modo attaccati, rimandando al mittente le accuse di aver guadagnato dalla pandemia e soprattutto dalle ospitate televisive e dalle interviste. “Assolutamente mai percepito un soldo”, ha spiegato senza troppi giri di parole Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, direttore dell’istituto Galeazzi di Milano, e membro della task force anti covid di regione Lombardia.
“Solo il biglietto del treno – le parole riportate da Skytg24.it – piuttosto che l’albergo pagato dalla trasmissione in caso di trasferta”, ha aggiunto il noto virologo, da due anni a questa parte in prima fila nella lotta al coronavirus. Pregliasco ha continuato: “Io vivo tranquillo in un appartamento di 70 metri quadrati con un bagno. E’ quello di prima e sarà quello di dopo”.
PREGLIASCO: “UN LAVORO PIU’ ARTICOLATO ALLA PIERO ANGELA ANDREBBE PAGATO”
E a domanda se sia corretto o meno percepire soldi per fare divulgazione, il medico meneghino replica: “Io non l’ho mai considerato un elemento necessario. Alla Statale insegno Igiene e medicina preventiva e la prevenzione è educazione alla salute, divulgazione scientifica, quindi ho sentito questo come elemento proprio di quello che insegno e che è connaturato all’attività di assistenza”.
Certo, “quello che ho fatto io è stato intervenire sulla cronaca”, diverso è “se c’è una costruzione più articolata di un lavoro alla Piero Angela, in quel caso – conclude Pregliasco – essere pagati ci sta”. Sulla stessa falsa riga il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive della clinica San Martino di Genova, che pochi giorni fa, parlando all’Adnkronos, aveva spiegato: “Mai percepito nessun compenso. Lo ribadisco: non un singolo euro, anzi ci ho anche rimesso molto della mia vita privata e della mia tranquillità visto che i collegamenti li ho fatti la sera nel mio tempo libero”.