RIFORMA QUOTA 102, UN ESEMPIO DI ASSEGNO
Nella rubrica su “La Repubblica” tenuta dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nelle scorse ore è emerso il caso di un prossimo pensionato con una situazione particolare che potrebbe ripetersi anche per molti altri lavoratori nei prossimi 12 mesi.
La domanda all’esperto pensioni prevede il caso di un prossimo 66enne che da gennaio 2022 ha 38 anni di contributi: «al complimento dei 66 anni raggiungo Quota 104. Qual è la percentuale di pensione che perderei se andassi in pensione con la riforma di Quota 102?». Ebbene, secondo le analisi della Fondazione sul regime previdenziale in atto ora con le ultime regole Ines-Ministero del Lavoro, andando in pensione con Quota 102 «non subirebbe alcuna penalizzazione in quanto la pensione sarebbe calcolata liquidando un assegno sulla base di tutta la sua contribuzione e applicando il coefficiente di trasformazione per 64enni». L’unico punto è che si attiverebbe il divieto di cumulo a reddito con qualsiasi rapporto di lavoro dipendente e autonomo, se si eccettua i 5000 euro lordi annui di lavoro autonomo occasionale, che decade l’anno prossimo al compimento di 67 anni. (agg. di Niccolò Magnani)
RIFORMA PENSIONI, I CONTRIBUTI IN AUMENTO
Come scrive Milano Finanza, dal prossimo 16 maggio l’Inps chiederà ai consulenti finanziari un importo più alto, almeno pari a 133 euro, “per alimentare il loro fondo pensioni obbligatorio. La lievitazione del carico contributivo è dovuta, in quanto contiene al suo interno la maggiorazione che è passata dallo 0,09% allo 0,48% destinata ad alimentare il cosiddetto fondo per ‘rottamazione negozi’. Fondo che interviene nei confronti dei soggetti che cessano l’attività (e restituiscono la licenza), riconoscendo loro un indennizzo pari al minimo di pensione per la durata massima di tre anni”. Tra l’altro i versamenti che saranno effettuati a partire dal mese di maggio costituiscono “un acconto, il cui conguaglio (sulla base del reddito definitivo 2022) andrà operato nella primavera del 2023”.
LA MOBILITAZIONE DEL PC VDA
L’Inps, come riporta eutekne.info, ha reso note anche le nuove aliquote contributive 2022 per le aziende che operano nell’agricoltura. Si tratta di un incremento dello 0,2% che si ripeterà ogni anno fino al raggiungimento di un’aliquota complessiva pari al 32%, cui va aggiunto uno 0,3%. Traguardo raggiunto per quanto riguarda i lavoratori di aziende di trasformazione o manipolazione di prodotti agricoli zootecnici e di lavorazione di prodotti alimentari con processi produttivi di tipo industriale. Per le altre imprese agricole, invece, l’aliquota 2022 è pari al 29,7%. A proposito di aumenti, il Partito Comunista VdA, come riporta aostanews24.it, ieri ha tenuto un presidio ad Aosta evidenziando che “aumenta tutto, dalle bollette alla benzina, dal pane agli omogeneizzati”, ma “l’unica cosa che non aumenta sono gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori e le pensioni”.
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