Il vaccino anti covid potrebbe divenire annuale, un po’ come già avviene al momento per l’influenza. A palesare tale ipotesi è stato il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, intervenuto nelle scorse ore sull’argomento. Come riferisce l’edizione online di Skytg24, l’esponente dell’esecutivo ha presenziato stamani all’istituto Zooprofilattico delle Venezie, e nell’occasione, incalzato appunto sulla vaccinazione dai giornalisti presenti, ha spiegato: “E’ molto probabile che andremo verso una dose annuale di vaccino contro il coronavirus, potrebbe diventare un richiamo come quello che si fa per l’influenza, in questo contesto si può parlare di dosi ulteriori di vaccino rispetto alle tre che ci sono oggi”.
In ogni caso, però ora è prematuro ipotizzare con certezza cosa accadrà da qui al prossimo autunno, ed è proprio Andrea Costa a ‘frenare’: “Al momento però non ci sono indicazioni scientifiche che ci portino a pensare ad altre dosi, se non la quarta prevista per i fragili”. Difficili quindi capire cosa succederà, e se senza dubbio i mesi primaverili ed estivi dovrebbero regalarci un periodo di relativa tranquillità, così come accade da due anni a questa parte, il vero banco di prova per la tenuta dei vaccini sarà l’autunno 2022, indicativamente da settembre in avanti.
ANDREA COSTA: “DIFFICILE FARE PREVISIONI PER L’AUTUNNO”
Solo a quel punto si capirà se le tre dosi basteranno o se sarà necessario sottoporsi ad un’ulteriore dose, per poi una nuova vaccinazione a fine 2023. Da domani scatterà la dose aggiuntiva per tutti i fragili e gli immunodepressi, e il virologo Roberto Burioni, ospite ieri sera negli studi di Che Tempo Che Fa, non ha escluso un ulteriore richiamo per tutti il prossimo autunno.
Il covid ha comunque dimostrato di essere imprevedibile, di conseguenza, come specificato da Andrea Costa, è “troppo presto per fare queste valutazioni” in vista appunto del periodo settembre-dicembre. La speranza, ovviamente, è che il covid possa essere se non definitivamente sconfitto, quasi “ucciso”…