Dall’Ucraina alla politica interna, Matteo Renzi a 360° a margine della presentazione del libro intervista di Alessandro Sallusti a Luca Palamara, ‘Lobby & Logge’ a Milano. Il leader di Italia Viva ha esordito commentando la possibile candidatura di Enrico Letta come segretario della Nato per il dopo Stontelberg: «Il suo sarebbe un ottimo nome. Sarebbe bello che ci fosse un italiano. Letta è stato presidente del Consiglio, ha una riconosciuta esperienza in questo settore. Non so se lo vuol fare. Io credo che se lui lo volesse fare, noi lo appoggeremmo».
Matteo Renzi si è poi soffermato sul conflitto in corso tra Russia e Ucraina, ponendo l’accento sulle responsabilità del Cremlino: «Credo che questo sia un momento nel quale alla condanna netta dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina con tutte le conseguenze a cominciare dalle dure sanzioni che sono state già comminate, debba seguire una grande attenzione perché si arrivi il prima possibile, come chiesto peraltro dal presidente dell’Ucraina, almeno a una tregua se non al cessate è il fuoco», riporta l’Ansa.
MATTEO RENZI SUL TEMA GIUSTIZIA
Nel corso del suo intervento durante la presentazione del libro sopra citato, Matteo Renzi ha parlato anche di giustizia e ha citato Giulio Andreotti e una sua frase piuttosto famosa (“Ho capito stando in tribunale che la scritta la legge è uguale per tutti la vedono gli imputati ma non la vede il magistrato perché è messo dalla parte opposta”, ndr): «Io penso che bisognerebbe, questo è il nostro obiettivo nei prossimi anni, che metaforicamente nei tribunale ce ne siamo due di scritte: gli imputati devono vedere la scritta la legge è uguale per tutti, io non mi sottraggo a nessun processo, è bene però che la legge sia uguale anche per i magistrati».