Nuove interessanti ricerche hanno evidenziato come le fasi lunari abbiano una forte influenza sul sonno e sull’attività degli ormoni. Stando a quanto sottolineato dall’università di Wurzburg, la prima evidente influenza delle fasi del nostro satellite sull’organismo umano, si ha sul ciclo mestruale, un fatto ormai appurato, e che conferma come, soprattutto nelle under 35, le mestruazioni vadano in sincrono con la Luna piena in circa un quarto dei casi analizzati, ma anche in coloro che sono meno esposte alla luce artificiale di sera. Luna che influenza anche chi va a letto tardi e si sveglia tardi, come spiegato al Corriere della Sera da parte di Roberto Manfredini, cronobiologo e direttore del Dipartimento di Clinica Medica dell’Università di Ferrara: «Ci sono geni-orologio regolati dai ritmi della Luna a cui “obbediamo” anche indipendentemente dalla luce lunare a cui siamo esposti. Il sonno, per esempio, è molto influenzato dalla luna: esperimenti condotti su volontari sani che hanno dormito in stanze senza finestre, nelle quali quindi la luce lunare non poteva essere in alcun modo percepita, hanno dimostrato che nei giorni di Luna piena il tempo per addormentarsi si allunga in media di cinque minuti e la durata complessiva del sonno si accorcia di circa venti minuti».
In un altro recente studio, realizzato sugli indigeni dell’Argentina del Nord, si è scoperto che gli stessi, non essendo influenzati dall’elettricità, esternino una concordanza con i ritmi lunari molto più netta rispetto agli abitanti di Seattle, come ad esempio accade negli animali. «Non tutti poi siamo ugualmente sensibili agli effetti della Luna – ha continuato Manfredini – per esempio si è verificato che l’insonnia “da Luna piena” è un poco più frequente nelle donne; il nesso fra ritmi lunari e qualità del sonno, peraltro, potrebbe spiegare anche la maggiore irritabilità e stanchezza che tanti lamentano nei giorni in cui la luna è più luminosa. Del resto il ritmo luce-buio è il più grande sincronizzatore del nostro organismo, nelle 24 ore ma anche nell’arco dell’anno».
FASI LUNARI INFLUENZA SONNO E ORMONI: L’IMPORTANZA DELLE STAGIONI
Gli ormoni, invece, sembrerebbero andare maggiormente a braccetto con le stagioni, e uno studio israeliano realizzato su più di 3.5 milioni di persone fra i 20 e gli 80 anni, ha dimostrato che esiste una netta influenza sulla produzione di ormoni, come ad esempio quelli che regolano la crescita «I ritmi stagionali esistono e, di nuovo, dipendono dalla quantità di luce a cui siamo esposti: in inverno la percentuale di depressione e suicidi cresce proprio per la maggiore quota di buio», sottolinea ancora il cronobiologo. Come dimenticarsi poi dell’ora legale, altro fatto che influenza moltissimo le consuetudini del nostro organismo: «Lo stesso è vero per Paesi alle latitudini elevate: non è un caso che la richiesta di abolizione dell’ora legale arrivi dalla Finlandia, un Paese in cui i ricoveri per depressione sono molto più alti rispetto ad altri che sono più soleggiati e più luminosi. Anche per le malattie cardiovascolari c’è una stagionalità evidente. Infarti, embolie polmonari, morti improvvise e rotture di aneurismi sono più frequenti in inverno e non solo per colpa del freddo, ma soprattutto delle differenze nell’intensità e nelle ore di luce a cui si è esposti».
Ecco perchè, come sottolinea Manfredini: «Dobbiamo dormire nelle ore di buio per essere davvero riposati». Come fare quindi per cercare di trovare una regolarità, ed evitare di mandare fuori sincrono enzimi e cellule? «Dobbiamo seguire di più l’andamento della luce solare, può non piacerci andare a letto presto alla sera ma da millenni portiamo nei nostri geni una regolazione che si basa su luce e buio naturali. Alimentazione, sonno e abitudini vanno tarate su questi: lavorare al computer di sera o mangiare di notte a lungo andare ci fa male, perché scombina i ritmi di lavoro di enzimi, cellule e tessuti. Il corpo ha bisogno di seguire i suoi ritmi, quotidiani e stagionali, per anticipare gli eventi ed essere preparato a gestirli».