CAMERA BOCCIA EMENDAMENTI CENTRODESTRA SU DDL SUICIDIO ASSISTITO
Prosegue in Parlamento l’iter della proposta di legge sul suicidio assistito: ieri pomeriggio l’Aula della Camera ha respinto tutti gli emendamenti all’articolo 1 del testo sull’eutanasia legale, a pochi giorni dalla sonora bocciatura della Consulta sul referendum presentato dall’Associazione Luca Coscioni (qui le motivazioni ufficiali della Corte Costituzionale).
Il testo unico sul Fine Vita presentato dal dem Alfredo Bazoli è stato “blindato” dall’asse Pd-M5s-LeU-Iv bocciando di fatto tutti gli emendamenti presentati dal Centrodestra per tutelare maggiormente la dignità della vita a discapito della “deriva eutanasica”, come denuncia l’associazione ProVita & Famiglia. «Noi – ha premesso Bazoli intervenendo in aula alla Camera – stiamo cercando di disciplinare qualcosa che c’è già nel nostro ordinamento, perché la sentenza della Consulta ha già stabilito che non è illecito l’aiuto al suicidio di persone che sono in certe condizioni. Questa cosa c’è già e se non la discipliniamo con una legge, saranno i giudici di volta in volta a stabilire se quelle condizioni ci sono o meno e questo porta a grande incertezza. Quindi noi abbiamo il dovere di fare una legge per tutelare persone che si trovano in particolari condizioni di fragilità». Il testo attuale è comunque già diverso da quello originario, ammette il deputato dem, «perchè figlio di un grande lavoro di emendamenti di tutte le forze politiche e di tutte le sensibilità».
SUICIDIO ASSISTITO, CENTRODESTRA VS CENTROSINISTRA
Rispetto alla sentenza della Consulta del 2019 sul caso Dj Fabo, conclude Bazoli alla Camera, «abbiamo inserito la condizione clinica irreversibile senza la quale dj Fabo non avrebbe potuto accedere al suicidio assistito». Il fronte del centrodestra non ci sta e con la capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Affari Sociali, Maria Teresa Bellucci, ribatte: «Con l’Europa sull’orlo del baratro e della guerra, la sinistra blocca il Parlamento con la Pdl sul suicidio medicalmente assistito dimostrando miopia politica e poca consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo. Come FdI abbiamo seguito costantemente e con profonda serietà il tema del fine vita, consapevoli che si tratta di compiere scelte fondamentali per la protezione delle persone e il riconoscimento del diritto alla salute».
COGHE (PRO-VITA): “SINISTRA VUOLE DERIVA EUTANASIA”
Molto duro e netto l’intervento di Jacopo Coghe della associazione Pro Vita & Famiglia: «Grave bocciatura emendamenti centrodestra: sinistra apre a deriva eutanasica». Per l’attivista pro-life, già molto critico in passato sul referendum per l’eutanasia legale, ribatte ai partiti in Parlamento di agire non per tutelare la dignità della vita umana: «La bocciatura di tutti gli emendamenti del centrodestra svela la chiara volontà di Pd, renziani e 5 Stelle: abbandonare milioni di malati, anziani, soli e depressi alla deriva eutanasica». Coghe, da portavoce di Pro Vita & Famiglia, torna nella sua nota sulla discussione alla Camera del Testo Unico Bazoli sul suicidio assistito: «Il testo Bazoli ha un impianto per noi inaccettabile – conclude il portavoce – ma gli emendamenti del centrodestra avrebbero almeno evitato le derive già viste in altre nazioni europee, dove la genericità dei requisiti legali porta oggi all’uccisione di depressi, minori e persino neonati. C’è addirittura chi, come l’On. Scalfarotto, parla di emergenza nell’approvare la legge. L’emergenza è sostenere disabili, malati, anziani soli e le loro famiglie con più assistenza sociale e sanitaria e più cure palliative. È triste che il Parlamento voglia aiutare i cittadini a suicidarsi più di quanto non li aiuti a vivere con dignità».