Emmanuel Macron è convinto che Vladimir Putin stia commettendo “un grave errore” sulla guerra in corso in Ucraina. Se da un lato ritiene che il conflitto costerà caro alla Russia, dall’altro il presidente della Francia è consapevole che “il peggio deve ancora venire”. Lo ha reso noto l’Eliseo dopo la telefonata intercorsa tra Macron e l’omologo russo Vladimir Putin. La reazione francese è dettata dal fatto che il presidente della Russia ha espresso la sua “grande determinazione” ad “andare avanti” col piano dell’esercito. Inoltre, Putin ha detto che la situazione peggiorerà se gli ucraini non accetteranno le condizioni russe.
“La previsione del presidente (Macron, ndr) è che il peggio deve ancora venire visto quello che gli ha detto il presidente Putin”, ha aggiunto l’Eliseo. Dopo aver nuovamente sentito Vladimir Putin, in una conversazione telefonica durata 90 minuti (si tratta della terza chiaamta da quando è scoppiata la guerra in Ucraina), Emmanuel Macron ha sentito l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
PUTIN A MACRON “SCAMBIO FRANCO MA…”
Sulla telefonata tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin si è espresso anche il Cremlino. Così si apprende che il presidente russo ha detto all’omologo francese di essere in disaccordo su diversi punti del discorso pronunciato ieri dal leader francese rivolto alla nazionale. Macron non ha detto “una parola sul sabotaggio degli accordi di Minsk da parte della leadership ucraina per sette anni, così come il fatto che i paesi occidentali e la stessa Francia non abbiano fatto assolutamente nulla per costringere Kiev a rispettarli”, ha rimarcato Putin, secondo quanto riferito dal Cremlino.
Inoltre, Vladimir Putin ha anche invitato il presidente della Francia “a unirsi agli sforzi per garantire l’evacuazione sicura dei cittadini stranieri dal territorio dell’Ucraina”. D’altra parte, ha riconosciuto che c’è stato “un franco scambio di opinioni” sulla situazione relativa all’Ucraina. Alle parole di Macron si è allineato Jean-Yves Le Drian, ministro degli Esteri francese: “Siamo entrati in una logica di assedio, è possibile che il peggio sia davanti a noi. I combattimenti proseguono per via della forte resistenza ucraina, esemplare e coraggiosa”, ha detto a France2.