Fabrizio Corona pro Ucraina e contro Russia: il post rivelatorio
Il mondo intero segue con particolare attenzione l’evolversi della guerra in corso, esplosa tra il 23 e il 24 febbraio 2022 con l’avanzata della Russia ai danni dell’Ucraina -su richiesta di Putin- e Fabrizio Corona dà, ora, annuncio che intende scendere in campo (con lui, c’è anche Chiara Ferragni, ndr). Nel dettaglio, l’ex re dei paparazzi decide di schierarsi a difesa della resistenza ucraina, contro la forza russa con a capo il Presidente Vladimir Putin, che definisce quella che è passata alla cronaca come “l’invasione russa”, una “spedizione militaria necessaria” per la difesa dei separatisti del Donbass e della Russia dal regime di Kiev, dalla minaccia espansionistica della Nato e l’Alleanza Atlantica a est.
In un post condiviso con il web su Instagram, l’ex marito di Nina Moric riprende uno stralcio delle dichiarazioni del presidente ucraino, Volodymir Zelensky, che fa appello a stringere le forze a difesa non solo dell’Ucraina ma dell’Europa intera e del resto del mondo, rispetto alla minaccia russa: “Chiunque voglia unirsi alla difesa del mondo, può venire a combattere fianco a fianco con noi ucraini. Un monito a cui Fabrizio Corona- reduce da alcune dichiarazioni passate alla storia del gossip rispetto alla relazione amorosa con la Gf vip 6, Sophie Codegoni- replica con un sonoro: ”Io voglio andare, andrò. Voglio morire in gloria”. Insomma, palese è quindi la posizione che assume l’ex re dei paparazzi rispetto alle due fazioni tra loro contrapposte, in quella che potrebbe rivelarsi la terza guerra mondiale, con annesse conseguenze catastrofiche.
Le reazioni al post di Fabrizio Corona su guerra Russia-Ucraina
Rispetto al post di Fabrizio Corona, sulla volontà di scendere in campo per combattere al fianco dell’Ucraina, non si risparmiano intanto le reazioni del web, tra le più disparate: “Ma falla finita, patetico!”; “Vai Fabri!”; “Per pubblicità, ora fai anche la guerra”; “Ma se cadi dalla bici”.
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Nelle ultime ore la situazione del conflitto tra Russia e Ucraina, all’alba del 9° giorno di guerra, tra il 3 e il 4 marzo 2022 vede le forze militari russe prendere il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Questo dopo ore vissute nel cuore della notte, tra le preoccupazioni generali in Europa, rispetto alle possibili conseguenze dei bombardamenti russi alla centrale, denunciati dal presidente ucraino Zelensky come un atto di “terrorismo nucleare ai danni del vecchio continente”. Basti pensare che, in seguito al disastro storico di Chernobyl, un incidente nucleare avvenuto la notte del 26 aprile 1986, si registrarono oltre 4mila casi di tumore alla tiroide fra coloro che avevano tra i 0 e i 18 anni di età, in larga parte attribuibili alle radiazioni disperse nell’ambiente per via del tragico inconveniente. L’attacco russo alla centrale ucraina può quindi dirsi un attentato all’incolumità dell’Europa, quando ormai è guerra annunciata tra Russia e Ucraina, con possibili conseguenze apocalittiche per l’umanità intera.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) afferma, tuttavia, che “nessun reattore è stato colpito e non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente”, in merito all’ultimo colpo basso della Russia. Ma, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca, dopo l’attacco delle forze russe contro la centrale.