MIMOSA PERCHÉ SI REGALA PER LA FESTA DELLE DONNE? QUELL’INTUIZIONE DELLA MOGLIE DI PALMIRO TOGLIATTI…
Oggi è l’8 marzo 2022, Festa della Donna, e in molti si domandano perché si regali la mimosa in occasione di questa giornata internazionale, peraltro riconosciuta anche dalle Nazioni Unite. Quella del fiore giallo è una tradizione tutta made in Italy, che ha reso a suo modo iconica questa ricorrenza nel nostro Paese e alle cui spalle si celano ragioni di natura storica, economica e anche simbolica, di cui spesso non si ha la benché minima conoscenza. Proviamo dunque ad aiutarvi a fare chiarezza su quest’aspetto e a rispondere così a uno dei quesiti che puntualmente sbocciano sul web in questo periodo dell’anno.
L’idea di trasformare il fiore di mimosa in un emblema della Festa della Donna è legata a un’intuizione che ebbero tre membri dell’Unione Donne Italiane: Rita Montagnana (moglie di Palmiro Togliatti), Teresa Noce e Teresa Mattei che, al termine di una riunione, decisero che sarebbe stata proprio questa pianta il simbolo da donare a tutte le rappresentanti del gentil sesso in questo giorno. Questo perché, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la mimosa era ormai uno dei pochi fiori che era rintracciabile e alla portata delle tasche di tutti. C’è, tuttavia, un retroscena: inizialmente il fiore scelto pare che fosse la violetta, ma poi l’idea venne abbandonata rapidamente, in quanto era difficile da trovare e soprattutto era molto onerosa in termini meramente economici.
PERCHÉ SI REGALA LA MIMOSA PER LA FESTA DELLA DONNA? LA SPIEGAZIONE LEGATA AI PARTIGIANI…
Trascorsero alcuni anni prima che Teresa Mattei spiegasse in un’intervista che “la mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente. Quando nel giorno della Festa della Donna vedo le ragazze con un mazzolino di mimosa, penso che tutto il nostro impegno non è stato vano”.
Tuttavia, sottolinea Sky Tg 24, pare che già durante il fascismo, nelle fabbriche italiane e in altri luoghi di lavoro, tra le donne ci fosse l’usanza non ufficiale di regalarsi un rametto di mimosa: “Veniva portato un grande ramo da cui era possibile prenderne una piccola parte da regalare poi a una collega e amica di lavoro. Rappresentava la vicinanza tra donne, la solidarietà tra chi lavorava e lottava insieme per ottenere diritti allora poco riconosciuti. In tanti vedevano un significato molto simbolico nella scelta della pianta di mimosa: i suoi fiori, infatti, sono composti da tanti pallini, numerose singolarità che compongono un collettivo”.