Un passato difficile quello di Lulù Selassiè, che nella Casa del Grande Fratello Vip ne ha fatto spesso accenno, senza aprirsi del tutto. Ha subito anche una violenza, oltre ad essere stata vittima di razzismo, body shaming e stalking. La prima a parlarne non è stata Lulù ma la sorella Clarissa, quando era ancora all’interno della Gf Vip. “La sua salute mentale risente della situazione”, aveva spiegato la principessa. Fece riferimento in quell’occasione ai problemi con la legge del padre, che ora sta in carcere, ma non solo. “È stata violentata, l’hanno molestata quando aveva 15 anni, l’hanno ricattata con delle foto private”.
Non ha usato mezzi termini Clarissa Selassiè: “Sì, violentata praticamente”. Ha quindi citato un ragazzo che obbligava la sorella a fare cose che non voleva. “Non è che parliamo di cose leggere”. Un’esperienza dolorosa che ha inevitabilmente segnato la seconda finalista del Grande Fratello Vip.
Le ferite di Lulù dopo la violenza subita
La violenza subita da Lulù Selassiè ha lasciato una ferita che non si è sanata del tutto. Lo ha raccontato Clarissa nel corso delle confidenze fatte a Raffaella, Manila e altre vip all’interno della Casa del Grande Fratello Vip. Una drammatica confidenza sulla sorella, che le serviva a spiegare le ragioni di alcuni suoi comportamenti. “Lei ogni piccolo problema lo butta sugli altri e non va bene”.
Una vicenda personale a dir poco delicata e drammatica, anche per via della giovane età di Lulù, che si aggiunge ad altre terribili esperienze che purtroppo la giovane concorrente del reality ha dovuto vivere. Anche per questo motivo in Rete e sui social ci sono state diverse polemiche per le rivelazioni di Clarissa, accusata di aver trattato con leggerezza un tema così delicato come quello appunto della violenza di cui è stata vittima la sorella, ma evidentemente utile per capire dove affondano le radici le profonde insicurezze di Lulù.