L’artista romana Paola Minaccioni, attrice di cinema e teatro ma anche famosissima comica tv, è stata ospite ieri sera del programma “La versione di Fiorella”, show condotto da Fiorella Mannoia e trasmesso su Rai Tre. Paola Minaccioni ha esordito parlando del suo monologo “Dal vivo sono molto meglio”, con cui è in tour in questi giorni: “Un monologo in cui racconto una mia storia d’amore un po’ vera e un po’ inventata, e mi faccio consigliare da alcune amiche, Bertè, Ferilli, Meloni, mia nonna, la telefonista rumena (tutti i suoi personaggi ndr), una specie di flusso di coscienza da fuori di testa”. Fiorella Mannoia ha quindi chiesto come nascono proprio i suoi famosi personaggi: “In genere è un’esperienza mia – replica Paola Minaccioni – uno degli ultimi personaggi è un guru per la meditazione delle applicazioni, si chiama babananda. Sono io la prima che usa le applicazioni per la meditazione quotidiana quindi quello che racconto è quasi tutti frutto delle mie nevrosi, non mi permettere mai di giudicare gli altri”.
“Ad esempio Ada Magic – ha continuato – nasce a Lecce alla festa di Santo Oronzo”. Paola Minaccioni ha quindi spiegato la genesi di questo suo personaggio: “Lecce si trasforma in un enorme mercato e tutte le persone di Lecce, durante l’ultima festa prima del covid, avevano comprato due scopettoni tipo ‘mocio’, ed ho cercato di capire chi fosse il venditore; sono andata a vedere e c’era quello della bancarella che urlava, e mi son detta che questo era un genio”.
PAOLA MINACCIONI, L’IMITAZIONE DI MELANIA TRUMP E “L’ATTESA”
Poi l’attrice romana ha aggiunto: “I miei personaggi nascono da queste cose, dalla vita. La donna di successo nasce da un mio disagio, essendo io insicura, goffa, volevo fare un personaggio comico su questo contrasto e quindi è nata lei. Melania Trump, ho iniziato ad imitarla quando nessuno poteva immaginare che sarebbe potuto diventare presidente Donald, l’ho fatta in versione russa”.
Altro spettacolo di cui Paola Minaccioni è protagonista in questi giorni è L’Attesa: “Si terrà tra pochi giorni all’auditorium Parco della musica a Roma con Anna Foglietta, dirette da Michela Cescon, una storia bellissima piena di emozioni e di temi, la maternità, la vita, la morte, l’amicizia. è una delle esperienze più forti che io abbia fatto e non vedo l’ora che lo vediate, 15-20 marzo”. Chiusura dedicata ad Anna Magnani, a cui Paola Minaccioni è molto legata: “Ho ricevuto il suo premio ed ero scioccata. Per me ha sempre rappresentato tutte le donne, per me era anche mia madre, le donne che faticavano, forte, fragili, depresse, aveva una fonte vitale fortissima, esagerata, con lei ho sempre avuto un rapporto famigliare, per me era qualcosa di intimo ed è un rapporto che ci lega ancora oggi”.