Malattia Ugo Tognazzi: la convivenza con la depressione
Ugo Tognazzi ha sofferto di depressione. Gli ultimi anni di vita non sono stati “sereni e felici” come ha raccontato la figlia Maria Sole. Proprio la figlia ha diretto il documentario “Ritratto di mio padre” in cui ha raccontato con ricordi, aneddoti e momenti della loro vita privata e professionale la vita del grandissimo Ugo Tognazzi. L’attore e regista, considerato uno dei volti più importanti della commedia all’italiana, rivive nel documentario a cui ha lavorato proprio la figlia Maria Sole Tognazzi. “Un anno alla scoperta di immagini per me sconosciute o dimenticate: super8, fotografie, vhs che giacevano nella villa di Velletri. Una riscoperta di mio padre. Un uomo che non ho vissuto e che oggi ho finalmente capito e perdonato, oltre che amato. Un artista libero, anarchico, coraggioso” – ha raccontato la figlia durante la presentazione del progetto al Festival del Cinema di Roma.
Una carriera unica e straordinaria quella di Ugo Tognazzi che ha conquistato con il suo estro cinema, teatro e tv. Gli anni ´80 peró sono all’insegna di una forte malinconia come si legge sul sito a lui dedicato: “tagliati dalla vena malinconica di una vitalità in esaurimento che declina spesso nella depressione. Bisognoso di conferme, Tognazzi le trova nel calore del clan familiare che affettuosamente lo circonda e nel successo col quale il pubblico accoglie il suo ritorno teatrale”.
La depressione di Ugo Tognazzi: la figlia Maria Sole “ero in casa con lui”
Il documentario “Ritratto di mio padre” scritto e diretto da Maria Sole Tognazzi racconta gli anni piú belli di Ugo Tognazzi. La figlia volutamente ha deciso di non raccontare gli ultimi anni di vita trascorsi dal grandissimo attore e regista in preda alla depressione. Un momento difficile della sua vita vissuto fianco a fianco con la figlia Maria Sole che ha confessato e perché ne ha parlato davvero poco nel film: “forse perché li ho vissuti. Ero in casa con lui. Lo ricordo piangere fissando un quadro. Mio padre era un ragazzino che non voleva crescere. Quando è diventato adulto ha iniziato a spegnersi”.