PASSA ALLA CAMERA LEGGE FINE VITA: CHI HA VOTATO. TESTO ORA AL SENATO
Dopo più di due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale, il Parlamento dà il primo via libera alla proposta di legge sulla “morte volontaria medicalmente assistita”: la legge sull’eutanasia è passata alla Camera dei Deputati con 253 Sì, 117 contrari e 1 solo astenuto.
La pdl a firma Alfredo Bazoli (Pd) e Nicola Provenza (M5s) passa la prima e più semplice sfida parlamentare dopo i tanti stop in Commissione Affari Costituzionali e dopo la forte resistenza di Centrodestra e del mondo cattolico: ora il testo passa al Senato dove invece la sfida parlamentare per i numeri delle coalizioni sarà ben più complicata, anche solo per capire quando sarà incardinato nel calendario fitto di Palazzo Madama. L’iter della legge alla Camera era cominciato lo scorso 13 dicembre 2021, interrotto a più riprese anche in vista del referendum sull’eutanasia poi bocciato dalla Consulta ad inizio febbraio. Hanno votato a favore oggi della legge sul Fine Vita, compatti, PD, M5S, LeU, Più Europa; libertà di scelta per Italia Viva e Forza Italia (dove per esempio hanno votato a favore della legge Renata Polverini, Elio Vito e Simone Baldelli), mentre compatti contro la legge sull’eutanasia Lega-FdI-Coraggio Italia-Noi con l’Italia. «L’approvazione in prima lettura è una bella notizia per il Paese, perché il Parlamento finalmente si occupa dei più fragili, di coloro che, afflitti da patologie a prognosi infausta e tormentati da dolore insostenibile, chiedono di poter porre fine alle proprie sofferenze con dignità e assistiti dal Servizio sanitario nazionale. È un giorno storico che ci sprona a continuare a lavorare per un’Italia con più diritti. E auspico che l’importante lavoro svolto alla Camera trovi continuità al Senato», ha spiegato Provenza, deputato grillino e relatore della proposta di legge. Bagarre in Aula dopo l’intervento del deputato del Misto Giorgio Trizzino, che chiudendo l’intervento contrario alla legge, ha dichiarato «Il mio augurio a chi non voterà la legge che non debba mai pentirsene». Centrodestra prepara la battaglia sul Senato dove i numeri sono molto più risicati e dove dunque la coalizione a guida Lega spera di ottenere la stessa risultanza sul Ddl Zan contro l’omobilesbotransfobia.
COSA PREVEDE LA LEGGE SULL’EUTANASIA
La proposta di legge sull’eutanasia viene approvata alla Camera con notevoli differenze rispetto al Ddl iniziale: in primis, trova spazio l’obiezione di coscienza per medici e personale sanitario e specifiche più stringenti delle condizioni per poter accedere al suicidio assistito. Ecco per “punti” le principali novità sulla nuova proposta di legge sul Fine Vita in arrivo nelle prossime settimane al Senato per il via libera definitivo:
– «Potrà fare richiesta di morte volontaria medicalmente assistita una persona che sia maggiorenne, capace di intendere e di volere e di prendere decisioni libere, adeguatamente informata, e che sia stata previamente coinvolta in un percorso di cure palliative»;
– potrà essere certificata dal medico curante o da uno specialista la patologia «irreversibile e con prognosi infausta» che cagioni «sofferenze fisiche e psicologiche che la persona trova assolutamente intollerabili per accedere alla morte volontaria medicamente assistita»; lo stabilisce un emendamento passato alla Camera a firma Magi (Radicali) e Cecconi (Maie);
– La persona che fa richiesta di morte mediamente assistita dovrà inoltre essere tenuta in vita da trattamenti sanitari di sostegno vitale;
– I reati di aiuto al suicidio e omissione di soccorso non si applicano al personale sanitario e amministrativo coinvolto nell’intera procedura;
– Sanatoria retroattiva per i condannati: «Non è punibile chi sia stato condannato, anche con sentenza passata in giudicato, per aver agevolato in qualsiasi modo la morte volontaria medicalmente assistita di una persona prima dell’entrata in vigore della legge»;
– Vi è una differenza tra il testo sul suicidio assistito e il referendum appena bocciato dell’eutanasia: non si parla infatti qui dell’articolo 579 del codice penale che riguarda l’omicidio del consenziente.